Settimana di passione per i servizi pubblici in Germania, dove il sindacato Ver.di (il secondo più potente dopo l’Ig Metall) ha proclamato una serie di scioperi a livello locale a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro.
Il sindacato, che rappresenta circa 2,3 milioni di impiegati pubblici, chiede un aumento del 6% delle retribuzioni per i lavoratori del servizio pubblico da parte dei governi statali e locali, con un aumento minimo di 200 euro al mese a partire dal prossimo anno.
Ma i datori di lavoro, nonostante due round negoziali già trascorsi, non sono riusciti a fare alcuna offerta. Da qui la reazione del sindacato che in una nota sottolinea come, in un momento in cui le casse pubbliche tedesche sono in attivo come mai prima d'ora, i dipendenti pubblici meritino ben altra ricompensa.
Da stamane, dunque, in tutto il Paese sono in corso scioperi di avvertimento nei diversi comparti del settore pubblico (dai trasporti locali alla raccolta di spazzatura, dagli asili agli ospedali) .
Gli incrementi retributivi rivendicati nel settore pubblico non piovono dal nulla. Lo scorso mese i metalmeccanici hanno raggiunto un’intesa che prevede un aumento salariale del 4,3% e il diritto ad orari di lavoro più flessibili per quasi quattro milioni di lavoratori.
Ma i negoziati contrattuali tedeschi sono tenuti sotto stretta sorveglianza anche da parte dei banchieri centrali dell'eurozona, in quanto potrebbero contribuire a far salire l'inflazione nella zona a moneta unica verso l'obiettivo della Banca centrale europea di poco inferiore al 2,0 per cento.
Il prossimo ciclo di negoziati si svolgerà a Potsdam il 15 aprile.
(Articolo completo di Ester Crea domani su Conquiste Tabloid)