Nuovi possibili attacchi ai diritti dei lavoratori, grazie alla diffusione del modello Amazon a livello globale. L’allarme viene direttamente dalla Confederazione internazionale dei sindacati (l’Ituc), che in un comunicato pubblicato sul suo sito spiega come, al Forum economico mondiale di Davos, un certo numero di governi, prevalentemente provenienti da economie avanzate, abbiano annunciato l'intenzione di avviare negoziati commerciali sull'e-commerce. Attraverso questi negoziati, mirerebbero a consolidare l'accesso al mercato per le aziende digitali. Un modo perché Amazon, Alphabet (Google), Facebook e altre società multinazionali online possano ottenere il massimo dal sistema del libero scambio.
Il nodo centrale in questa proposta di espansione della Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) concerne la governance dei dati. E questo perché, garantendo il flusso libero dei dati attraverso le frontiere, si pongono importanti limiti alla sovranità dei dati dei paesi e allo spazio dei governi per affrontare gli abusi. Le modifiche proposte, infatti, introdurrebbero discipline dirette nel processo di regolamentazione pubblica e impedirebbero ai governi di richiedere alle aziende di aprire uffici locali e ospitare server sul loro territorio. E senza una sede locale delle società, non vi è alcuna entità da citare in giudizio. Sicché, la capacità dei tribunali nazionali di far rispettare gli standard lavorativi, così come altri diritti, sarebbe fondamentalmente messa in discussione.
"Le questioni sul tappeto - avverte Sharan Burrow, numero uno dell’Ituc - non sono limitate agli aspetti pratici del commercio, sono questioni relative ai diritti dei lavoratori, problemi di governance dei dati e sono problemi di privacy. La polarizzazione algoritmica, la sorveglianza sul posto di lavoro, la black list elettronica dei sindacati sono realtà e i lavoratori hanno bisogno dei loro governi per proteggerli. Non dobbiamo permettere un futuro in cui la capacità dei lavoratori di chiamare in causa i responsabili dei giganti dell'economia digitale sia limitata dagli accordi commerciali”, aggiunge Burrow.
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