L'economia americana ha creato in dicembre 292.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 5%. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che scommettevano su 200.000 posti. Il settore privato ha creato in dicembre 275.000 posti di lavoro. Il settore pubblico ne ha creati 17.000. Il Dipartimento del Lavoro rivede al rialzo i dati di ottobre e novembre. Il dato di ottobre e' stato rivisto al rialzo a 307.000 posti dai 298.000 stimati in precedenza. Il dato di novembre e' stato rivisto a 252.000 posti da 211.000 previsti inizialmente.
L'economia americana ha creato 2,65 milioni di posti di lavoro nel 2015, meno dei 3,12 milioni di posti creati nel 2014.
Il mercato future scommette ora su una probabilità del 52% - contro il 49% prima della comunicazione del dato - di una seconda stretta al vertice della Banca centrale di marzo nonostante le tensioni sull'economia globale e le difficoltà della Cina.
L'exploit di dicembre ha fatto salire la media mensile per l'intero 2015 a 221.000 nuovi posti di lavoro, meno dei 260.000 dell'anno precedente ma al di sopra della soglia psicologica di 200.000. In dodici mesi sono stati creati 2,7 milioni di impieghi contro i 3,1 milioni del 2014.
Il Dipartimento del Lavoro ha anche rivisto al rialzo di complessivi ulteriori 50.000 posti i dati di ottobre (a 307.000 impieghi) e di novembre (a 252.000), facendo lievitare la media nell'ultimo trimestre a 284.000.
Altre misure del mercato del lavoro restano meno ottimistiche: il tasso di partecipazione alla forza lavoro è migliorato leggermente, lievitando al 62,6% dal 62,5%, ma resta sotto il 62,7% di fine 2014 e vicino ai livelli minimi dalla fine degli anni Settanta. Incerti sono stati anche gli aumenti salariali: i salari orari sono scivolati di un centesimo a 25,24 dollari il mese scorso rispetto a novembre, anche se sono saliti del 2,5% rispetto all'anno precedente.
I guadagni occupazionali in dicembre, tuttavia, hanno riguardato molteplici settori: i servizi aziendali e professionali hanno aggiunto 73.000 dipendenti, le costruzioni 45.000, i servizi sanitari 39.000, la ristorazione 37.000. Il settore minerario ha invece perso 8.000 occupati.