Mercoledì 24 aprile 2024, ore 7:02

Bruxelles 

La guerra frena la nuova Pac: i campi tornano a produrre 

L'onda lunga del conflitto in corso in Ucraina arriva a Bruxelles, e ricade sulla nuova Pac che dovrà entrare in vigore il primo gennaio 2023. Lunedì il Consiglio Agricoltura Ue dovrà dare risposte a un comparto primario schiacciato tra rialzi delle bollette energetiche e rincari delle materie prime, dalla mangimistica al frumento. Ma già ieri il Commissario europeo all'Agricoltura Janusz Wojciechowski ha detto che la commissione Agricoltura dell'Europarlamento sta lavorando a misure straordinarie "a breve termine" per gli agricoltori. Tra quelle preannunciate, l'impiego per la prima volta della riserva di crisi da 500 milioni della Pac, oltre il cofinanziamento di misure di emergenza extra da 1 miliardo di euro, e la tanto auspicata dagli italiani, e non solo, deroga agli obblighi Pac sui terreni "a riposo". Un annuncio che ha trovato il plauso del ministro italiano delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: "molto bene - ha commentato - la prontezza della Commissione Ue: servono risorse per garantire le produzioni. Bene le deroghe per i terreni a riposo".

"L'Unione è al fianco dei nostri agricoltori, e lo fa mettendo sul tavolo la riserva di crisi Pac da 500 milioni di euro, di cui circa 50 destinati all'Italia, che gli Stati membri potranno cofinanziare al 200%, per un pacchetto totale di 1.5 miliardi" ha sottolineato Paolo De Castro, membro della commissione Agricoltura del Parlamento Ue. "Facendo proprie le nostre proposte delle ultime settimane - ha aggiunto l'eurodeputato del Pd - l'esecutivo Ue metterà uno stop al blocco all'utilizzo dei fitofarmaci nelle aree agricole lasciate a riposo (Efa), che potranno quindi tornare a essere coltivate in modo tradizionale". Il grido d'allarme è avvertito anche nelle nostre aule parlamentari dove il ministro Patuanelli ha risposto a sei interrogazioni bipartisan nel question time a Montecitorio dove tornerà il prossimo 29 marzo per una informativa urgente sui sostegni all'agricoltura ed alla pesca. Intanto sul fronte produttivo Coldiretti stima che possono essere recuperati in Italia 200 mila ettari di terreno 'per una produzione aggiuntiva di circa 15 milioni di quintali di mais, grano duro per la pasta e tenero per la panificazione. Per il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti "dobbiamo dare seguito alla dichiarazione conclusiva del Consiglio Europeo informale della scorsa settimana con la quale è stato assunto l'impegno a migliorare la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza dalle importazioni di prodotti agricoli chiave.

Centrare il traguardo non comporta l'accantonamento degli obiettivi di neutralità climatica, dove tra l'altro l'Italia è in ottima posizione". Plaudono Fai, Flai, Uila all'impegno preso dal ministro per le politiche agricole Stefano Patuanelli di introdurre la condizionalità sociale della Pac a partire dal primo gennaio 2023 da formalizzare nella versione definitiva del Piano strategico nazionale che sarà trasmessa a Bruxelles. Lo fanno sapere i sindacati dopo l’ incon il ministro che ha anche dato rassicurazioni sul pieno coinvolgimento delle organizzazioni nei processi relativi alla definizione dei vari aspetti applicativi della condizionalità sociale, attraverso specifici tavoli tecnici. Nel corso dell'incontro, Fai, Flai e Uila, nel timore che la crisi di alcune filiere possa generare un effetto domino con pesanti ripercussioni sul versante occupazionale, hanno sollevato la necessità di introdurre adeguate misure di sostegno per i lavoratori. In particolare, è stata sottolineata l'urgenza di rendere immediatamente attuabile l'utilizzo della Cisoa al settore della pesca e di assicurare ai lavoratori agricoli le tutele assistenziali e previdenziali già previste in caso di calamità naturali, cosiddetto "trascinamento delle giornate", estendendole anche ad altri fenomeni distruttivi della produzione e dell'occupazione.

Rodolfo Ricci

( 18 marzo 2022 )

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