E’ giallo sulle motivazioni della tragica fine di James Dolan, 36 anni, esperto di sistemi di sicurezza. E’ il secondo caso dopo quello del ventiseienne Aaron Swartz, che si era tolto la vita dopo essere stato messo sotto inchiesta dalla giustizia Usa. Veterano della guerra in Iraq, James Dolan, aveva creato il diffuso sistema di presentazione open source di whistleblower SecureDrop, essenziale per la diffusione di documenti riservati attraverso la piattaforma Wikileaks.
La Fondazione Freedom of the Press (FPF), per la quale Dolan aveva precedentemente lavorato, ha dato ieri la notizia attraverso un comunicato pubblicato sul sito web dell'organizzazione. L'organizzazione ha riferito che Dolan si è tolto la vita.
L'annuncio ha scatenato un'ondata di tributi sinceri da parte di giornalisti e attivisti, tra cui il direttore esecutivo dell'organizzazione Trevor Timm che ha twittato sottolineando come Dolan fosse "un talento incredibile e una persona meravigliosa” che [CHE]ci “mancherà profondamente".
Inizialmente, Dolan aveva lavorato al prototipo SecureDrop, che all'epoca si chiamava DeadDrop nel 2012 con Swartz e e al giornalista Kevin Poulsen, che ora è un editor di WIRED. Il sistema consente alle organizzazioni dei media di accettare in modo sicuro l'invio di documenti da fonti anonime ed è diventato una struttura di base per importanti pubblicazioni giornalistiche come il New York Times e il Washington Post .
Quando Swartz si tolse la vita, nel 2013, Dolan era considerato l'unica mente tecnica con una piena comprensione del programma. È entrato a far parte della FPF e ha rielaborato il processo di installazione, aiutando le redazioni di tutti gli Stati Uniti ad integrare la tecnologia.
Si dice che Dolan abbia spesso citato la sua esperienza di marina nella guerra in Iraq come una delle principali motivazioni che lo spinsero a lavorare per rendere possibile una trasparenza radicale delle responsabilità dei governi aiutando giornalisti e whistleblowers a connettersi.