Bruxelles (nostro servizio) - Dopo la rondinella di marzo, la doccetta fredda di aprile. Nel quarto mese dell’anno le imprese hanno annunciato la soppressione di 19mila posti di lavoro in Europa, che potrebbero tuttavia aumentare a oltre 25mila. Molto dipenderà da quanti impieghi nel nostro continente vorrà tagliare il colosso Schlumberger Limited, la più grande società al mondo per servizi petroliferi: a gennaio aveva già annunciato una riduzione della forza lavoro pari a 9mila unità, e il 10 aprile ha rincarato parlando di ulteriori tagli per 11mila posti in tutto il mondo. Sul fronte assunzioni, ad aprile le aziende hanno presentato piani di ristrutturazione che prevedono la creazione di poco più di 16mila posti di lavoro, comunque un buon risultato che potrebbe però essere ridimensionato da quanto caro sarà il prezzo da pagare in termini sociali per le decisioni che prenderà la multinazionale di Houston. Tra gli esuberi più consistenti del mese, l’Emcc, il Centro europeo di monitoraggio sulle ristrutturazioni aziendali segnala anche la decisione di Auchan di tagliare 1426 posti nei supermercati italiani, di cui 267 in Sicilia, a partire dall’11 luglio prossimo, a causa di perdite pari a 50 milioni registrate nel 2014. Il 13 maggio è iniziato il piano di riduzione di 1000 posti attuato da Bodybell (commercio al dettaglio) in 123 punti vendita in Spagna. Il gruppo Vallourec (tubi d’acciaio) si prepara a dare il ben servito a 2mila dipendenti in Europa e nel mondo, nei prossimi 2 anni, che si aggiungono ai 1400 tagli annunciati a febbraio 2015. Le unità europee dell’azienda saranno ridotte di un terzo.

(Approfondimento di Pierpaolo Arzilla su Conquiste tabloid, disponibile da domani mattina su questo sito)

( 3 giugno 2015 )