Venerdì 26 aprile 2024, ore 0:03

Europa 

Recovery fund: Bruxelles promuove il piano italiano 

Finalmente è arrivato il via libera da Bruxelles al piano Recovery fund dell’Italia. Era una decisione scontata ma quello che emerge in modo positivo sono i voti alti della Commissione europea sul piano di rilancio nazionale che assicurano all'Italia 25 miliardi di euro entro luglio. Ed è solo un anticipo di quei 191,5 miliardi che affluiranno gradualmente nel Paese fino al 2026, consentendo di sbloccare le riforme e gli investimenti che cambieranno per sempre economia e società. Una rivoluzione destinata a durare nel tempo e a far riguadagnare all'Italia le posizioni perse su crescita, occupazione, produttività e competitività. Bruxelles ne è convinta, e per questo ha assegnato al Pnrr italiano tutte A, e soltanto una B, in continuità con tutti gli altri giudizi pubblicati finora.
È stata la presidente Ursula von der Leyen a svelare la pagella italiana ieri a Roma, durante il suo incontro con il premier Mario Draghi. Su undici capitoli esaminati, la valutazione del Pnrr italiano conterrà dieci A. Per la Commissione rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale, e "contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni" specifiche della Ue. Inoltre rafforza il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale. Le misure poi "non arrecano danni" agli obiettivi ambientali della Ue, cioè non si contraddicono, e contribuiscono in modo efficace sia alla transizione energetica che a quella digitale. Anche il meccanismo di controllo anti-frodi è giudicato efficace. Infine, tutte le misure del Pnrr sono "coerenti". In tutti questi aspetti, definiti dal regolamento del Recovery fund, all'Italia viene assegnata una A. L'unica B riguarda la voce 'CostI’, come per tutti gli altri Paesi.
Nessuno è riuscito infatti a rispettare le rigide indicazioni sulla definizione del 'Costing' delle misure, e quindi le stime si sono perlopiù basate su costi di misure simili, come nel caso del Pnrr italiano. Bruxelles rileva poi che il piano "è ben allineato" al Green Deal, con il 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici (Superbonus) e per favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell'elettricità. Al digitale è dedicato invece il 25% del piano, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione.
Con l'ok della Commissione parte ora la sfida dell'attuazione. "Mantenere gli impegni" da parte dell'Italia sul Pnrr "sarà fondamentale, ma anche difficile", ma "ci sono condizioni favorevoli con un ampia maggioranza parlamentare guidata dall'uomo giusto al momento giusto, e cioè Mario Draghi", ha detto il commissario all'Economia Paolo Gentiloni parlando ad un evento organizzato a Taormina nell'ambito del G20.

Rodolfo Ricci

( 22 giugno 2021 )

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