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Turchia, leader sindacale assassinato in fabbrica

“Un attacco terribile a un sindacato democratico e pacifico, che dimostra quanto sia difficile battersi per i diritti dei lavoratori in Turchia”. Così il segretario generale della Ces, Luca Visentini, commenta in una nota l’omicidio di Abdullah Karacan, presidente del sindacato dei chimici della principale sigla confederale turca (Disk). L’assassinio è avvenuto ieri mentre era in corso un’assemblea di lavoratori all’interno dello stabilimento Goodyear di Adapazari. A sparare uno degli operai, Sedat U.(33), che in seguito a una discussione avvenuta durante la riunione in cui il clima è diventato incandescente, ha colpito allo stomaco Karacan con la propria pistola. Feriti anche i due sindacalisti Osman Bayraktar e Mustafa Sipahi, che si trovano attualmente in prognosi riservata, mentre l'assassino è stato arrestato dalla polizia dopo aver tentato la fuga in auto. In base a quanto riporta il sito del quotidiano Cumhuriyet il killer Sedat U. era alla testa di un gruppo di lavoratori che chiedevano il trasferimento dell'ala dello stabilimento in cui sono impiegati e avevano convocato Karacan in quanto rappresentante della maggiore sigla sindacale in Turchia. La discussione con il sindacalista è degenerata fino a quando l'assassino non ha estratto la pistola e aperto il fuoco, causando la tragedia. L’omicidio di Karacan ed il ferimento degli altri due sindacalisti sono stati condannati, dalla Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) e dalla Federazione mondiale dei sindacati dell’industria (IndustriAll). "Questo è un attacco devastante, e le nostre condoglianze e pensieri sono con la famiglia di Abdullah Karacan e coloro che sono stati feriti durante l'attacco, così come con i lavoratori che hanno assistito alla sparatoria. Chiediamo alle autorità turche di assicurare un'indagine approfondita e consegnare alla giustizia tutti coloro che sono coinvolti in questa atrocità", sottolinea la segretaria generale dell'Ituc, Sharan Burrow. Leader sindacale di grande levatura membro supplente del Comitato Esecutivo di IndustriAll, Karacan era riuscito a conquistare una significativa vittoria contro il lavoro precario persuadendo le multinazionali di pneumatici a porre fine all'utilizzo dell’outsourcing nelle loro attività in Turchia.

Sotto shock il segretario generale di IndustriAll, Valter Sanches, che in questi anni aveva affiancato Karacan nelle sue battaglie. “Le nostre sincere condoglianze - scrive - vanno alla sua famiglia (Karacan era padre di quattro figli, ndr), alla sua unione Lastik-Is, alla sua confederazione Disk ed a tutto il movimento sindacale in Turchia”.

( Servizio domani su Conquiste Tabloid )

( 14 novembre 2018 )

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