Giovedì 25 aprile 2024, ore 15:51

Guerra 

Ue: nuove sanzioni a Mosca e intesa su “price cap” al greggio 

Accordo tra i 27 sul nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, incluso il price cap al petrolio. Il via libera, a quanto si apprende, è arrivato in mattinata nel corso del Coreper, la riunione dei Rappresentanti dei Paesi membri. La formalizzazione dell'approvazione dell'ottavo pacchetto arriverà per procedura scritta. Intervenendo al Parlamento europeo, riunito nella sede di Strasburgo nella plenaria sull'Escalation della guerra russa contro l'Ucraina, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha concentrato quasi tutto il suo discorso sul problema energetico. "Accolgo con favore l'accordo raggiunto dagli Stati membri sull'ottavo pacchetto di sanzioni. Ci siamo mossi in modo rapido e deciso. Non accetteremo mai i falsi referendum di Putin né alcun tipo di annessione in Ucraina. Siamo determinati a continuare a far pagare il Cremlino".

Durante la plenaria ha sottolineato l'importanza dell'affrontare insieme con unità e solidarietà le sfide derivanti dall’attacco russo. "Dall'ultima volta che ci siamo incontrati per discutere dello Stato della nostra Unione, il Cremlino ha intensificato la sua aggressione a un nuovo livello. Putin ha lanciato la prima mobilitazione russa dalla Seconda guerra mondiale, trattando centinaia di migliaia di giovani russi come carne da cannone". "L'aumento dei costi energetici, in particolare, sta comportando una riduzione del potere d'acquisto per i cittadini e una perdita di competitività per le imprese", ha evidenziato von der Leyen.

"Negli ultimi sette mesi, insieme ai nostri Stati membri, abbiamo già compiuto passi importanti. Abbiamo diminuito il nostro consumo di gas di circa il 10%. Le forniture di gas russo sono diminuite dal 41% fino ad arrivare al 7,5% del gas dei gasdotti". "Intensificheremo i nostri negoziati con partner fidati, ad esempio con la Norvegia, per smorzare il prezzo che paghiamo per le importazioni di gas". La presidente Von der Leyen ha poi aggiunto che i prezzi elevati del gas fanno lievitare i prezzi dell'elettricità. "Dobbiamo limitare questo impatto inflazionistico del gas sull'elettricità ovunque in Europa.

Per questo motivo, siamo pronti a discutere un tetto al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità. Questo tetto sarebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato dell'elettricità". Ha poi aggiunto che un simile tetto ai prezzi del gas deve essere concepito in modo adeguato per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. E che si tratta di una soluzione temporanea per far fronte al fatto che il Ttf (Title Transfer Facility), il nostro principale parametro di riferimento per i prezzi, non è più rappresentativo del nostro mercato, che oggi comprende più Gnl". Una priorità per la presidente della Commissione sono gli atti di sabotaggio contro i gasdotti del Nord Stream che hanno dimostrato quanto sia vulnerabile la nostra infrastruttura energetica. "Per la prima volta nella storia recente, sono diventate un obiettivo. I gasdotti e i cavi sottomarini collegano i cittadini e le imprese europee al mondo. Sono le linee di vita dei dati e dell'energia".

Rodolfo Ricci

( 5 ottobre 2022 )

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