Un cielo plumbeo sulla Casa Bianca e l’appello a porre fine allo shutdown. Così la maggiore confederazione sindacale americana, l’Afl-Cio, dal suo sito esplicita il disagio che in questi giorni vivono decine di migliaia di dipendenti pubblici negli Stati Uniti fatti ostaggio del braccio di ferro tra Donald Trump ed il Congresso sui fondi per la costruzione del Muro con il Messico. E’ infatti arrivato alla terza settimana il blocco delle attività di nove dipartimenti federali - tra i quali la Giustizia, il Tesoro, la Sicurezza Interna, l'Ambiente e la Nasa - che impiegano in tutto 800mila i dipendenti federali (380mila che in questi giorni sono rimasti a casa, mentre altri 420mila, in maggioranza agenti delle forze dell'ordine, che stanno lavorando senza paga). Ieri per tutti loro è saltato il primo stipendio dell’anno (che viene pagato ogni due settimane) proprio a causa dello shutdown. Iniziato lo scorso 22 gennaio, il blocco parziale delle attività amministrative, se dovesse protrarsi oltre la mezzanotte di domani, potrebbe diventare il più lungo della storia americana. Finora il massimo era infatti stato di tre settimane durante la presidenza di Bill Clinton.
Il sindacato americano ricorda anche come la Camera dei Rappresentanti abbia approvato una legge di spesa per finanziare il dipartimento dei Trasporti, dell'Urbanistica e altre agenzie altrimenti senza fondi a causa dello shutdown. La misura è stata approvata con 244 voti a favore, compresi quelli di 12 esponenti della minoranza repubblicana, e 180 contrari. Dieci repubblicani hanno votato a favore anche di una simile legge per finanziare fino al prossimo 30 settembre il ministero dell'Agricoltura. La Camera si appresta ora a varare un'altra legge di spesa separata per il ministero degli Interni e per l'Epa, l'Agenzia federale per la tutela ambientale, tentando così di ovviare al blocco parziale dell'attività di governo. Il presidente Trump, però, si rifiuta di firmare le legge di bilancio del governo senza quei 5,7 miliardi di dollari reclamati per il Muro al confine con il Messico e ha esortato il Grand Old Party a non rompere le fila votando pacchetti di spesa separati proprio come sta avvenendo alla Camera.
(Articolo completo di Ester Crea domani su Conquiste Tabloid, ancora per pochi giorni accessibile anche ai non abbonati)