Chi è il peggior boss del pianeta? Il sondaggio è stato lanciato dalla Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) proprio alla vigilia del congresso mondiale dell’organizzazione, in programma dal 2 al 7 dicembre a Copenhagen. Sarà quella la sede in cui sarà rivelato il nome del più votato tra i dieci candidati. Tra loro c’è Jeff Bezos, Ceo di Amazon, vincitore del titolo già nel 2014 a causa dei bassi salari e delle pessime condizioni di lavoro cui sono sottoposti i lavoratori del colosso dell’e-commerce. Ma ci sono anche Vincent Bolloré presidente e amministratore delegato della società omonima, al centro di varie inchieste per concorrenza sleale, corruzione e sfruttamento dei lavoratori, e il patron di Ryanair Michael O’Leary, che è stato costretto a riconoscere i sindacati e a trattare con loro solo dopo che un’ondata di scioperi che ha messo in ginocchio la compagnia. Proprio O’Leary al momento sembra essersi conquistato la testa del sondaggio, seguito a parimerito dagli altri due. Al quarto posto, Dara Khosrowshahi, Ceo Uber, l'app di trasporto privato che rifiuta di riconoscere i suoi conducenti come lavoratori con diritti a un salario minimo e ferie retribuite. Via via seguono gli altri: Ivan Glasenberg, a capo di Glencore, la multinazionale accusata violazioni dei diritti umani e danni ambientali in molti paesi in cui opera; Lee Kun-hee, Chairman del gruppo Samsung, recentemente finito nella bufera per aver concepito e diffuso al proprio management l’illustrazione di una strategia globale anti-sindacale; Doug McMillon, presidente e ad di Walmart, società di proprietà di una delle famiglie più ricche d'America, ma i cui dipendenti sono pagati con salari da fame. E, per finire, Will Shu, Co-fondatore e Ceo di Deliveroo, Arne Sorenson, presidente e Ceo della catena alberghiera Marriott International e Harvey Weinstein, ex Ceo della Weinstein Company e cofondatore della MiramaxNet. Se volete partecipare al sondaggio, basta andare sul sito dell’Ituc: www.ituc-csi.org
E.C.