L’attesa è durata troppo. Dopo nove anni di blocco contrattuale e mesi di trattativa, i lavoratori di Enti locali e Sanità chiedono di chiudere il rinnovo del contratto di comparto. E lo fanno scendendo in piazza nel corso della giornata di mobilitazione nazionale promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Dopo l'intesa raggiunta per le Funzioni Centrali lo scorso 23 dicembre, fanno sapere i sindacati, è tempo di firmare il rinnovo anche dei contratti nazionali degli Enti locali e della Sanità. Oggi i lavoratori hanno svolto presidi in tutti i territori davanti alle sedi delle regioni, mentre a Roma si è tenuto un sit-in nei pressi di Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Pubblica Amministrazione.
I sindacati hanno lanciato l’allarme sul “rallentamento nelle trattative” ed espresso preoccupazione per la situazione nella sanità, soprattutto sul fronte delle risorse. Per i dipendenti delle autonomie territoriali invece si sarebbero fatti passi avanti. “Per la conferenza delle Regioni le risorse per il rinnovo nella sanità mancano - ha spiegato il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli -. Ce ne sarebbero meno della metà, 42 euro invece di 85. Dobbiamo uscire dallo stallo, occorrono risposte da Governo e Regioni che si rimpallano le responsabilità”.