Resta difficile la trattativa tra governo e sindacati sul rinnovo del contratto della scuola. Al di là dei contenuti del negoziato, il clima nel comparto è teso e non mancano le strumentalizzazioni. A creare agitazione, nelle ultime ore, è l’ipotesi, circolata sui media, di aumentare l’orario di lavoro senza un conseguente aumento della retribuzione. “Siamo nel tritacarne della campagna elettorale. Mi piacerebbe vedere una presa di distanza da parte della categoria rispetto a questo”. Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, commenta così il tam tam, amplificato dai social, sul possibile aumento dell’orario di lavoro degli insegnanti. “Intanto - chiarisce - la trattativa per il rinnovo del contratto è in corso. Al momento la discussione è ferma sulle relazioni sindacali. Poi, c'è una interlocuzione in corso, anche con la ministra Fedeli e il presidente dell’Aran, su dove e come mettere mano rispetto alla parte normativa. Nella bozza di cui si parla in queste ore comunque non c’è alcun riferimento a un orario aggiuntivo frontale didattico”.
L’equivoco potrebbe essere nato in relazione alla figura degli insegnanti assegnati al potenziamento. “Ma non c’è - insiste Gissi - nessun orario aggiuntivo che non venga remunerato. Certo, è importante vedere come l’Aran recepisce l’atto di indirizzo ricevuto. Ci sono state prime avvisaglie di un’impostazione che avrebbe voluto dare ma, anche con contatti informali, le abbiamo contrastate. Ora vedremo come andrà avanti il negoziato”.
“Nella bozza dell'Aran, che sta girando sui social - afferma il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi - c’è un articolo in cui vengono precisate tutte le funzioni che fanno capo ai docenti, incluse quelle riferite al cosiddetto organico del potenziamento, ma questo non vuol dire che debbano tradursi in un aumento dell’orario di lavoro, men che meno imponendolo. In ogni caso nel confronto all'Aran siamo alle prime schermaglie, la questione dell'orario non è stata affrontata e il prossimo incontro dovrebbe esserci la prossima settimana”.