Sul Testo Unico della Pa non si trova ancora la quadra. Dopo l’ultimo incontro (avvenuto ieri) tra ministra Madia e sindacati, questi ultimi tornano a criticare gli eccessivi vincoli “alla restituzione della piena titolarità della contrattazione su tutti gli aspetti relativi al rapporto di lavoro”.
“Dopo la presentazione dei decreti attuativi della Delega Madia - spiegano Cgil Cisl e Uil - ci siamo confrontati sia con il Ministero che con le Commissioni parlamentari affinché il Testo unico risultasse coerente con i contenuti dell'accordo Governo-sindacati del 30 novembre 2016, permettendo in tal modo la piena ripresa della contrattazione nei settori pubblici e dell'istruzione dopo nove anni di blocco”. Il Governo si era impegnato a modificare ulteriormente il testo presente in Parlamento, tenendo anche conto delle proposte sindacali. Tuttavia, sottolineano i sindacati, alcuni temi alla base dell’accordo del 30 novembre, che costituiscono il cuore della contrattazione, “soprattutto per contribuire efficacemente al processo di riorganizzazione e qualificazione della Pubblica Amministrazione”, non sono stati recepiti.
In particolare, restano vincoli che riguardano l’organizzazione del lavoro e il pieno utilizzo delle risorse e degli strumenti relativi ai fondi per liberare la contrattazione di secondo livello.