Nel 2016 si sono registrate "poco meno di 642 mila denunce di infortuni" sul lavoro, un numero pressoché stabile rispetto al 2015, ma quelle che riguardano incidenti mortali scendono a 1.104, il livello minimo guardando alle serie storiche comparabili (dal 2008). Lo stesso vale per le morti, quelle accertate sono 618, di cui il 54% 'fuori azienda'. Si tratta anche in questo caso di un minimo, con un ribasso di almeno il 12,7% sull'anno prima. Così l'Inail nella relazione annuale.
Se migliorano le statistiche degli incidenti mortali registrati dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, più opaco è il quadro dei controlli e dell'adeguamento delle aziende alle prescrizioni antinfortunistiche. Ben l'87,6% delle imprese controllate dall'Inail nel 2016 sono risultate infatti irregolari, grazie all'«ottimo risultato della procedura di “business intelligence”», una strategia che permette indagini mirate, concentrando le risorse disponibile per gli accertamenti sui casi a rischio invece che distogliere energie laddove la probabilità di violazioni è bassa o pressoché nulla. In tutto nel 2016, i controlli Inail hanno interessato 20.876 aziende, seguiti dalla regolarizzazione di 57.790 lavoratori, di cui 52.783 irregolari e 5.007 “in nero”.
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