A febbraio l’ Inps ha autorizzato alle imprese 35,4 milioni di ore di cassa integrazione con un aumento del 15,8% rispetto a gennaio (30,6 milioni le ore autorizzate) e un calo del 41% rispetto a febbraio 2016 (60,1 milioni). Lo rileva l’ Inps nell’Osservatorio sulla cassa integrazione.
Le ore di cassa integrazione ordinaria chieste dalle aziende - segnala l’ Inps - sono state 10,16 milioni con un aumento su gennaio del 29% e un calo su febbraio 2016 del 3,2%. Le ore di cassa straordinaria richieste sono state 21,6 milioni con un aumento su gennaio del 13,2% e un calo su febbraio 2016 del 49,9%. Le ore di cig in deroga chieste sono state 3,6 milioni, sostanzialmente in linea con gennaio (+0,7%) e in calo su febbraio 2017 del 48,4%. Nel complesso tra gennaio e febbraio sono state chieste 66 milioni di ore di cassa a fronte dei 117 milioni del primo bimestre 2016 (-43,5%). Nell’intero 2016 su 581,8 milioni di ore di cassa integrazione chieste dalle aziende ne sono state poi effettivamente utilizzate solo 208 milioni (il 35,63%), con una percentuale di tiraggio in forte calo rispetto al 2015 (era al 53%).
"In febbraio si registra un ulteriore significativo calo delle ore autorizzate di cassa integrazione, che si riducono del 41% rispetto a febbraio dello scorso anno. Nell’ultimo anno la graduale e continua riduzione della cassa integrazione è un fatto innegabile, anche se il dato congiunturale vede un aumento del 15% rispetto a gennaio 2017, in controtendenza rispetto alle variazioni congiunturali dei dati precedenti. Tuttavia lo stesso Inps invita alla prudenza nel confronto tendenziale perché i dati non sono agevolmente confrontabili in quanto risentono delle modifiche sostanziali e procedurali introdotte dalla riforma del Jobs Act", ha commentato il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni.. "Una parte della riduzione infatti- continua Petteni- potrebbe essere ragionevolmente dovuta alla riduzione delle durate massime o al restringimento delle causali.
L’ Inps ricorda che i dati degli ultimi anni non sono agevolmente confrontabili a causa delle novità introdotte dal decreto 148/2015 (riforma degli ammortizzatori introdotta con il Jobs act) che ha modificato la durata massima delle prestazioni (24 mesi nel quinquennio mobile per la cassa ordinaria e straordinaria, 30 mesi per il settore edile).
In dettaglio, nel mese di gennaio 2017 sono state presentate nel complesso all’ Inps 162.714 richieste di indennità di disoccupazione con un aumento del 18,5% rispetto alle 137.165 domande presentate a dicembre e una crescita dell’8,5% rispetto alle 150.001 presentate a gennaio 2016. Lo rileva sempre l’ Inps nell’Osservatorio sulla cassa integrazione pubblicato oggi. Si tratta del primo mese senza incentivi dopo due anni di sgravi contributivi sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato.