Saranno tutti lì insieme a protestare, operai, imprese, sindacati, associazioni, fianco a fianco sotto quel ponte del viadotto Salvia, tra Ispica e Pozzallo, che a vederlo sembra come la testa di un tonno sventrato. E’ la più grande “incompiuta” delle infrastrutture siciliane, la Siracusa-Gela, l’autostrada che avrebbe dovuto collegare tre province della Sicilia orientale: Siracusa, Ragusa ed Agrigento. Una vicenda emblematica. In cinquant’anni sono stati costruiti quarantacinque chilometri. Il primo progetto fu redatto verso la fine degli anni Sessanta e doveva favorire lo sviluppo industriale della Sicilia sud orientale, stabilendo un rapido collegamento tra i poli petrolchimici di Siracusa e di Gela. Oltre ai titolari delle imprese che hanno aderito alla manifestazione, in prima linea ci saranno anche gli operai che a causa dei mancati pagamenti hanno perso pure il lavoro. “Non possiamo accettare che questo tratto della Siracusa- Gela possa essere messo in discussione e, addirittura, rischi di essere bloccato per una serie di inadempienze”, spiega Paolo Sanzaro, il segretario generale della Cisl di Siracusa e Ragusa.
Articolo completo di Salvo Guglielmino su Conquiste Tabloid di domani