Venerdì 19 aprile 2024, ore 3:42

Sicurezza

Lavoro e legalità: un'alleanza tra le parti per combattere insieme la criminalità

Costruire maggiori condizioni per tenere insieme legalità e crescita, sicurezza e sviluppo, perchè sono facce della stessa medaglia. Lo spazio di confronto e di dialogo che il XIX Congresso confederale della Cisl ha voluto dedicare con la tavola rotonda “Lavoro e legalità una nuova cultura per l’Italia” è stato di profondo significato. “La cultura della legalità è una questione centrale per la vita del nostro Paese, per la qualità della nostra vita pubblica, per la salute della nostra democrazia, della nostra economia e del nostro vivere civile - afferma Luigi Sbarra aprendo la tavola rotonda -. Siamo grati alle istituzioni, alle forze dell’ordine, alla magistratura per l’azione costante e quotidiana di presidio del territorio per contrastare lo strapotere della criminalità organizzata e dobbiamo continuare ancora di più in quell’azione forte che persegue i mafiosi e dobbiamo farlo sempre con maggiori risorse e rinnovate volontà”.

Per il segretario ciascuno di noi deve sentirsi impegnato per alzare la bandiera della legalità e per vincere sulle forze dello strapotere criminale portando avanti patti territoriali per la legalità e lo sviluppo presidiati ogni giorno dalle sentinelle della società civile. “Occorre combattere le disparità sociali e territoriali - ribadisce Sbarra - investendo nella scuola, nel pubblico impiego e soprattutto nel lavoro, in particolare nelle aree del mezzogiorno perché è il lavoro che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie per la nostra società”. Il segretario ha anche presentato l’avvio di un progetto di collaborazione dal titolo “Siamo Capaci!”con la Fondazione Falcone nelle scuole, negli ambienti lavorativi, nelle comunità locali, grazie alla grande rete dei delegati sindacali che vigileranno nei luoghi di lavoro e nei territori per contribuire ad abbattere le mafie.

Un progetto importante raccolto con grande entusiasmo da Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della fondazione Falcone. “Il sindacato può fare tanto contro la mafia e speriamo insieme di riscrivere la storia - afferma Maria Falcone - perché certe sfide non si possono vincere da sole ma è necessario portarle avanti tutti insieme costruendo una nostra democrazia più chiara e più pulita che si basi sulla legalità. E il sindacato può fare molto anche per la rinascita del meridione perché nel tempo c’è stata una grande disattenzione e bisogna evitare che questi tremendi squilibri continuino ad esistere”.

Di alleanza con il sindacato ha parlato anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: “I sindacati rappresentano uno snodo molto importante per i messaggi che lanciano come quelli lanciati oggi - afferma la ministra -. Purtroppo oggi non possiamo pensare di difenderci dalla mafia in ambito territoriale, regionale o nazionale ma dobbiamo andare in ambito transnazionale. Legalità e lavoro vuol dire legalità e sviluppo - continua la ministra - ed è necessario rafforzare questa collaborazione creando una stretta alleanza con le organizzazioni sindacali” e rivolgendosi ai delegati presenti in sala afferma: “Voi rappresentate la parte migliore della società e possiamo lavorare bene insieme”.

Tra gli altri invitati alla tavola rotonda anche Lamberto Giannini, capo della polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, Gianfranco Cavallo, generale di Corpo di armata dell’Arma dei Carabinieri, Paolo Borrometi, vice direttore Agipres Art.21 che rappresenta i giornalisti minacciati dalle mafie. Tutti hanno portato un contributo importante al dibattito e hanno espresso una necessità non più rinviabile: stare insieme per combattere la battaglia contro la criminalità organizzata che richiede un forte impegno di tutte le parti sociali a tutti i livelli.

Sara Martano

( 27 maggio 2022 )

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