Non si ferma la protesta sindacale contro il ritorno dei voucher. Dopo l’agricolutra, è il turno del commercio. Oggi lavoratori e sindacati di categoria, Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno manifestato davanti a Montecitorio per protestare contro la reintroduzione nel settore del turismo.
I sindacati hanno già inviato a Di Maio e ai presidenti delle commissioni competenti una nota che spiega le possibili alternative ai voucher per venire incontro alle esigenze di flessibilità delle imprese, in special modo quelle che devono aumentare la forza lavoro in base alla stagionalità. “La contrattazione nazionale del turismo - spiega la nota - ha individuato da anni strumenti di flessibilità prevedendo il lavoro extra e di surroga, che consente di poter assumere lavoratori con contratti della durata massima di tre giorni, l’apprendistato in cicli stagionali per giovani fino a 29 anni, contratti a tempo determinato stagionale e somministrazione di lavoro a tempo determinato”. Tuttavia dal ministro Di Maio - nonostante lo scopo teorico del decreto dignità sia la lotta al precariato - non è giunta risposta.
La mobilitazione, fanno sapere i sindacati, andrà avanti. A settembre sarà avviata una campagna di mobilitazione e informazione con presidi su tutti i territori, per spiegare ai rappresentanti delle istituzioni, ai parlamentari e ai lavoratori le drammatiche conseguenze dell’uso di questo strumento in agricoltura e turismo.
“Speriamo davvero che dopo la pausa estiva - ha sottolineato Annamaria Furlan, a margine della manifestazione - ci sia finalmente da parte del presidente del Consiglio Conte una convocazione con le parti sociali. Serve aprire una discussione seria sulla crescita e sugli investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno”. Il Paese “ne ha bisogno”, ha aggiunto la segretaria generale Cisl, citando i dati dell’Istat sul rallentamento della crescita e quelli dello Svimez “sulla situazione sempre più grave del Mezzogiorno dove si sta ampliando il disagio sociale tra famiglie in povertà, servizi fatiscenti e migliaia di giovani che scappano in cerca di lavoro”. “C’è tanta discussione rispetto alle regole del mercato del lavoro - ha sottolineato Furlan - tra l’altro facendo errori come quello dei voucher, ed invece vediamo poco, poco impegno sulla crescita e sullo sviluppo”