Parte bene il confronto tra il neo ministro Bianchi e i sindacati della scuola. Il ministro ha avviato il lavoro su quattro temi fondamentali: conclusione dell’anno scolastico e avvio di quello successivo, reclutamento e formazione, mobilità del personale, Recovery Plan. Temi e su cui saranno aperti differenti tavoli di confronto.
Bianchi ha annunciato che sarà avviata una raccolta sistematica di dati che possano alimentare un quadro costante di indicatori sul funzionamento del sistema, in un contesto di massima trasparenza. Non soltanto nell’ottica di una gestione immediata delle problematiche legate all’emergenza, ma anche per risolvere criticità presenti da molto tempo. Criticità che, nelle parole del ministro, possono essere affrontate efficacemente solo assicurando alla scuola centralità di attenzione e di investimenti. Anche per questo, il Recovery Fund sarà al centro di uno dei tavoli tematici cui il ministro intende dare priorità. Non è mancato un accenno al rinnovo del contratto, per il quale Bianchi ha detto di avere già avuto un primo contatto col ministro della Funzione Pubblica.
Di particolare urgenza, si è ritenuta l’apertura del tavolo che il ministro ha chiesto di definire come “tavolo 1° settembre”, dedicato a tutte le questioni cui è legata la possibilità di avviare a pieno regime, fin dal suo immediato inizio, il prossimo anno scolastico. In tale ambito si affronterà anche la questione degli eventuali interventi di recupero rispetto alle carenze determinate dalle particolari condizioni in cui da mesi vengono svolte le attività scolastiche.
“È positivo che la questione non sia stata posta nei termini semplicistici e banalizzanti di un eventuale allungamento del calendari - ha sottolineato Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola -. Se ne discuterà al tavolo 1° settembre, e mi pare la scelta più saggia. Per quanto ci riguarda, confermo che dovranno essere le scuole, sulla base di una puntuale conoscenza del fabbisogno, a valutare ciò che può essere utile e necessario fare e quali modalità utilizzare per eventuali azioni di recupero. Credo sia giusto promuovere e favorire anche il coinvolgimento di altri soggetti (enti locali, terzo settore) attraverso patti di comunità, in cui la scuola diventi punto essenziale di riferimento. Rispettando anche la specificità di profili professionali rivolti alla docenza e non a compiti meramente assistenziali”.
Nel corso dell’incontro i sindacati hanno rinnovato l’allarme sui problemi sempre pi frequenti legati ai provvedimenti di sospensione delle attività in presenza decisi a livello locale. Sul tema, come nella gestione della campagna vaccinale, si riscontra una forte disomogeneità . “Ho chiesto al ministro - ha aggiunto Gissi - di sottolineare anche in sede di governo la particolare attenzione che va riservata al servizio scolastico quando si varano le misure di contrasto alla pandemia. Il tavolo previsto dal protocollo sicurezza dev’essere convocato al più presto, sia per un aggiornamento legato agli sviluppi della pandemia, sia per dare indicazioni chiare sulla gestione del piano vaccinale, fissando criteri omogenei ed evitando che ogni regione, addirittura ogni ASL, segua regole diverse”.
I sindacati torneranno al Miur oggi per un confronto sulla mobilità del personale.
Ilaria Storti