Mancato accordo tra Alitalia e sindacati sulla procedura di cassa integrazione straordinaria. Lo riferiscono i sindacati al termine dell’incontro al ministero del Lavoro che si è concluso con il verbale di mancato accordo. Non sono infatti cambiati, spiegano i sindacati, i numeri della cig a zero ore, su cui i sindacati si erano detti indisponibili a siglare un accordo. Secondo gli ultimi numeri forniti dall’azienda la cigs a zero ore dovrebbe riguardare l’equivalente di 317 persone.
"Abbiamo siglato il mancato accordo perchè non sono cambiati i numeri della cigs. Noi abbiamo detto che non siamo disponibili a siglare un accordo che preveda la cig a zero ore», ha spiegato Fabrizio Cuscito della Filt Cgil, aggiungendo che i sindacati hanno chiesto all’azienda anche «un programma dettagliato per la riqualificazione professionale del personale che va in cig a zero ore, ma oggi non ce l’hanno fornito e non si sono presi alcun impegno a fornircelo”.
La procedura di cigs interesserà con la cassa a rotazione tutti i dipendenti per un equivalente di 1358 persone, di cui 317 a zero ore. Le aree più colpite dalla cassa a zero ore sono: information technology e commerciale. Per quanto riguarda l’applicazione della cassa, l’azienda ha spiegato ai sindacati che ci saranno modalità e tempistiche diverse a seconda delle aree e dalla tipologia di cassa. Il verbale di mancato accordo è operativo da oggi e quindi la cig potrebbe essere operativa già da lunedì. ”Sui tempi e modalità di applicazione chiederemo degli incontri”, ha aggiunto Cuscito
La questione della Cigs a zero ore per circa 300 unità del settore di terra "resta un problema". Lo hanno detto i sindacati anche ieri, al termine dell’incontro con i commissari straordinari di Alitalia. "Abbiamo chiesto tutta l’attenzione possibile per evitarla ma nel caso in cui non sia possibile, abbiamo chiesto che queste persone siano riqualificate affinchè diventino fungibili e possano essere reimpiegate in azienda e che la cigs non sia una sorta di esubero definitivo", ha spiegato il segretario generale della UilTrasporti, Claudio Tarlazzi. Mentre Fabrizio Cuscito della Filt-Cgil ha anche sottolineato che deve essere evitato lo spezzatino dell’azienda e mantenuta "l’unitarietà del gruppo". La Fit-Cisl -ha ricordato invece il segretario generale Antonio Piras - facendo riferimento allo sciopero di domani nei trasporti pubblici e privati proclamato da sigle sindacali di base minuscole e poco rappresentative, ha da tempo presentato una proposta di legge di iniziativa popolare "che mira, tra le altre cose, a tutelare maggiormente gli utenti arginando proprio i disagi subiti. Proposta attualmente ferma in Parlamento".
"Non siamo retrocessi ma ci battiamo ancora per la salvezza". Il commissario straordinario di Alitalia, Luigi Gubitosi, ricorre a una metafora calcistica per sintetizzare ai sindacati la situazione in cui versa la compagnia a 40 giorni dall'avvio dell'amministrazione straordinaria. L'occasione per illustrare il percorso compiuto in queste settimane è stato l'incontro informativo che si è svolto stamattina, presso la sede della compagnia, al quale erano presenti, oltre a Gubitosi, il commissario straordinario Stefano Paleari e i rappresentanti di FiltCgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e delle associazioni professionali Anpac e Anpav,
Come hanno riferito i sindacati al termine dell'incontro, durato oltre un'ora e mezza, i commissari hanno indicato le priorità sulle quali si è concentrato il lavoro di queste settimane e cioè l'intervento di taglio dei costi, a cominciare dai contratti sul carburante e di leasing, e quello sul fronte dei ricavi che a maggio a portato un incremento di 10 milioni di euro , a quota 250 milioni, rispetto allo stesso mese del 2016, e a un miglioramento delle prenotazioni sia sul nazionale che sull internazionale. Una situazione che consente di mantenere il livello di liquidità della compagnia a 600 milioni di euro e, quindi, di conservare cassa per la stagione invernale, quando fisiologicamente il traffico si contrae.
Ad attestare il mutato cambiamento di clima nelle relazioni industriali, stanno le dichiarazioni rilasciate dai sindacati al termine dell'incontro. "Positivo è l'approccio dei commissari che si sono impegnati soprattutto ad affrontare i costi comprimibili, come quelli del carburante, del leasing, della manutenzione, che è quello che noi avevamo sempre chiesto perché sono quelli che hanno creato il dissesto", ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi. "Le prenotazioni aumentano sul domestico e sull'interazionale - ha proseguito Tarlazzi- ed è molto importante che si recuperi fiducia anche sul mercato. Positivo è anche l'approccio all'insegna della trasparenza. Ci vedremo il prossimo mese per fare il punto sul nuovo piano industriale. anche questo segna una discontinuità rispetto al passato".
Altro fronte aperto, ha riferito Fabrizio Cuscito, è quello che riguarda le alleanze. "Si sta discutendo con Air France-Klm e Delta sulle rotte del Nord America. Un primo risultato di queste negoziazioni - ha detto il sindacalista - è stata l'estensione del collegamento Roma Los Angeles anche nel periodo invernale. Una rotta, questa, strategica anche per la Roma New Delhi". In un quadro più rasserenato anche dalla prospettiva indicata dai commissari di valutare la reinternalizzazione di alcune attività e dalla proroga del contratto di lavoro al trentuno ottobre prossimo, rimangono comunque ancora preoccupazioni, prima tra tutte, sottolinea Cuscito, il ricorso alla cassa integrazione a zero ore per oltre trecento lavoratori. Questione che sarà affrontata domani nel nuovo round in programma al ministero del Lavoro.
Sullo sfondo c'è sempre poi la gara in corso per la cessione della compagnia. Anche se, per motivi di riservatezza, i commissari non sono entrati nel merito, i sindacati hanno che venga mantenuta la unitarietà di Alitalia.