Ancora fumata nera al tavolo Alitalia-sindacati. Il piano industriale tarda ad arrivare e senza non si può rinnovare il contratto. Stallo dunque della trattativa che, dopo l'incontro informale di venerdì scorso tra i sindacati dei dipendenti Alitalia e l'ad Cramer Ball, ha fatto registrare ieri un altro nulla di fatto. L'agenda prevedeva una serie di tavoli negoziali settoriali: il primo dedicato al personale di terra; il secondo dedicato al personale navigante. Ma già dalle battute d’avvio della giornata, i segnali negativi non sono tardati ad arrivare. L’azienda ha confermato
"Dalla riunione di con l'Amministratore delegato Cramer Ball non è emerso nulla di nuovo. Invece è stato confermato che della compagnia e del pareggio di bilancio previsto nel 2017, annunciato dallo stesso AD, è rimasto poco o nulla" - dichiara Emiliano Fiorentino, segretario nazionale della Fit-Cisl, al termine dell’incontro. "Siamo difronte ad una situazione veramente complicata - prosegue Fiorentino - in cui anche gli attori principali sembrano non aver ancora chiaro quale sia il loro copione. Abbiamo ribadito anche oggi che procedere così al buio per noi non è possibile, perché abbiamo bisogno di capire bene quello che sarà di Alitalia, dei suoi dipendenti e dell'indotto che le ruota intorno. Ad una azienda che ci pone il 28 come ultima data per trovare una soluzione, noi rispondiamo che la nostra prima scadenza è il 23, data in cui abbiamo previsto le prime 4 ore di sciopero”.
L'azienda - secondo quanto riferito dai sindacati - vorrebbe arrivare entro fine mese a un nuovo contratto che prevede una serie di risparmi sul costo del lavoro che qualcuno valuta fino al 25%. Si parla di riduzione delle ferie, maggiore produttività, eliminazione di alcune indennità di volo, modifica degli scatti contrattuali automatici che non avrebbero più cadenza annuale ma bi o quinquennale. Tutte richieste che le organizzazioni sindacali bollano come "irricevibili" e non intendono discutere di risparmi in assenza di un piano industriale.
“Credo che a questo punto sia urgente e indispensabile il coinvolgimento del Governo: una vertenza nazionale di questa portata, con le eventuali ricadute occupazionali che può avere, non può essere discussa tra le mura di una azienda".
Articolo completo su Conquiste tabloid a partire dalle 19