Vicenda infinita per i call center Almaviva, torna alla ribalta anche la sede di Palermo per la quale la situazione sembrava risolta. "Chiediamo il rispetto dell'accordo stipulato a novembre. I 60 lavoratori Almaviva passati a Exprivia per la commessa Enel , devono restare a Palermo, non possiamo consentire quelli che di fatto appaiono come dei licenziamenti".
Ad affermarlo sono Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl e Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani, intervenendo sulla vertenza Almaviva nel giorno del sit in dei lavoratori, i 60 che oggi dovevano trasferirsi a Rende.
"Proseguiremo lo sciopero indetto il 19 dicembre, non si possono separare le famiglie così - aggiungono - Exprivia la committente Enel deve rispettare l'accordo lasciando tutti i lavoratori a Palermo". A dicembre si erano già trasferiti una decina di operatori. Domani alle 9 nuovo sit in davanti la sede dell'Enel in via Marchese di Villabianca. "E' assordante il silenzio delle istituzioni nazionali, dopo il fallimento della trattativa sulla sede di Roma è calato il silenzio anche sulla vertenza di Palermo, il Mise ci convochi subito". "Si salvino tutti i posti di lavoro nel capoluogo siciliano - conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani - non è accettabile che siano sempre i lavoratori e le loro famiglie a pagare la mancanza di regole del settore delle telecomunicazioni. Si provveda a quel riordino atteso da tempo e inserito nell'accordo di luglio dello scorso anno, bisogna porre regole certe contro il massimo ribasso e le delocalizzazioni per salvare tutto il settore in crisi al quale bisogna dare segnali chiari".
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