Le buste paga più pesanti per i lavoratori non cadono dal cielo ma sono conseguenza di impegno e relazioni sindacali efficaci capaci di creare accordi integrativi positivi. Grazie alla contrattazione di secondo livello impresa e lavoratori possono crescere insieme. È questo il caso della Biancalani di Prato, storica impresa del meccanotessile che ha festeggiato 60 anni di vita. Tutto bene si dirà, invece si è resa necessaria la denuncia della Fim Cisl di Prato Firenze per compiere una ”operazione verità” rispetto a quanto riferito dalla proprietà aziendale e diffuso su un quotidiano pratese e poi ripreso da testate locali e nazionali. Ovvero che i 30 dipendenti hanno avuto un bonus di tremila euro in busta paga per celebrare i 60 anni di vita dell’azienda e la forte espansione di commesse registrata durante l’anno appena concluso. In realtà quei tremila euro sono il premio di risultato, esito di un accordo sindacale sull’integrativo aziendale, che rientra nella contrattazione di secondo livello, siglato tra l’azienda e i sindacati metalmeccanici, tra cui la Fim-Cisl, il 3 marzo 2017.
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