Raggiunto l’accordo sulla vertenza Enedo tra i sindacati e l’azienda metalmeccanica con sede a San Biagio di Osimo, in provincia di Ancona. Nei mesi scorsi l’azienda, produttrice di sistemi di illuminazione e trasformatori, aveva annunciato di voler tagliare 35 posti di lavoro su un totale complessivo di 85 lavoratori.
L’intesa prevede la chiusura della procedura di mobilità e il ricorso alla cassa integrazione per un anno. In questo lasso di tempo Enedo non potrà comunque procedere ad alcun licenziamento coatto. Previsti invece incentivi alla mobilità su corrispettivi mensili che saranno calcolati in base all’anzianità di servizio e saranno validi per un anno. L’obiettivo dell’azienda è arrivare a 17 fuoriuscite volontarie, più 4 ricollocati in altre aziende che dovranno decidere se accettare.
Una vertenza intensa, cominciata il 20 ottobre scorso. Dopo l’annuncio dei licenziamenti da parte dell’azienda, operai e sindacati hanno indetto uno sciopero di 8 ore con presidio davanti ai cancelli della sede di San Biagio di Osimo.
I sindacati di categoria Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno da subito chiesto il ritiro della procedura di licenziamento e l’avvio di un tavolo di trattativa. A sostegno della vertenza anche il sindaco Simone Pugnaloni. Da quel momento si sono susseguiti diversi incontri fino ad arrivare all’apertura dell’azienda con l’accordo sottoscritto. Oggi l’obiettivo del sindacato è non avere più fuoriuscite di personale.
“Il primo obiettivo è stato raggiunto perché l’azienda non potrà licenziare a fine anno e per tutto l’anno dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali”affermano i sindacati, che tengono a sottolineare: “Rimaniamo preoccupati sulla riorganizzazione e la ristrutturazione aziendale che monitoreremo costantemente, esattamente ogni tre mesi. Abbiamo, infatti, fatto inserire questa tempistica per incontrarci e conoscere le azioni per il rilancio del sito e, quindi, la conferma che la proprietà voglia restare, nel lungo periodo, ad Osimo”.
Sara Martano