Con 600 mila posti di lavoro persi, la scomparsa di 120 mila aziende (il 90% delle quali artigiane e di piccole dimensioni) e il collasso di grandi imprese e cooperative, con il conseguente blocco di importanti opere infrastrutturali è un bilancio amaro quello del settore delle costruzioni dopo questi lunghi anni di crisi. Dati che da soli ben spiegano le ragioni della proclamazione della mobilitazione del settore voluta da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil che culmineranno in una manifestazione nazionale prevista il prossimo marzo. Non è certo la prima volta ma per le federazioni di categoria è necessario dare nuovo impulso alle necessità di un settore strategico per la crescita e lo sviluppo dell’intero Paese. Indicativa anche la scelta del luogo da cui lanciare la protesta. Stamane infatti Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno svolto una conferenza stampa nel cantiere della Metro C a Roma, opera ancora incompiuta, che attualmente è il più grande cantiere d’Europa, uno dei pochissimi attivi nella Capitale e in Italia.