Finalmente una buona notizia per il mondo del lavoro. La decisione del Tribunale di Firenze che ha accolto il ricorso contro i licenziamenti alla Gkn è una di quelle decisioni che possono cambiare il modo di fare impresa e mettere uno stop alle multinazionali che arrivano in Italia solo per fare profitti.
Stiamo parlando di aziende che, dopo aver preso gli aiuti pubblici, decidono di chiudere le attività, anche se non sono in crisi, e mandare a casa i lavoratori; e lo fanno senza un confronto con i sindacati e con le istituzioni. Un comportamento inaccettabile ed una battaglia oggi vinta.
“Con la sentenza di annullamento della procedura di licenziamento si evidenzia il comportamento irresponsabile e antisindacale che la Gkn ha adottato, contro i lavoratori, le loro famiglie, contro il territorio e il nostro Paese”afferma il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che aggiunge: “È inaccettabile l’azione adottata dalla multinazionale di procedere con l’invio di una e-mail, senza alcun confronto sindacale, alla chiusura dello stabilimento e alla messa in libertà dei lavoratori. Quello che arriva dalla sentenza - sottolinea - è un segnale preciso a tutte quelle imprese che pensavano di operare con licenziamenti sommari, facendo pagare i costi delle loro scelte ai lavoratori”.
Per il sindacato ora è necessario riaprire un confronto sindacale proficuo con l’azienda per evitare la chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio. Per la Fim ci sono tutte le condizioni per riaprire il confronto, un confronto che non c’è mai stato, affrontando anche le difficoltà del settore automotive senza cessare l’attività. “Per quanto ci riguarda - conclude Uliano - solo così si esprime quella responsabilità sociale che ogni impresa e soggetto imprenditoriale dovrebbe avere con i lavoratori, con le organizzazioni sindacali e con il territorio”.
Soddisfazione per la decisione del tribunale è stata espressa da tutti i maggiori esponenti politici.
“La revoca dei licenziamenti collettivi è un primo grande passo per i lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Campi Bisenzio - dichiara la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde -. Questo risultato certifica gli sforzi sinergici portati avanti dalle istituzioni, dai sindacati, dai lavoratori e da tutta la comunità che dal primo momento ha sostenuto il territorio in questa difficile battaglia”.
Quello che arriva dalla sentenza, insomma, è un segnale preciso a tutte quelle società e fondi finanziari che assumono comportamenti poco chiari nei confronti dei lavoratori e delle leggi italiane.
“Ora - scrive su twitter il segretario confederale Cisl, Giorgio Graziani, responsabile del settore industria - il Governo lavori per rafforzare le regole affinché le imprese attuino una vera responsabilità sociale attraverso il confronto con il sindacato e la stesura di piani preventivi finalizzati alla continuità produttiva, alla difesa dell’occupazione e a processi di riconversione industriale”.
Sara Martano

( 20 settembre 2021 )