È iniziato questa mattina lo sciopero ad oltranza dei circa 70 lavoratori della sede di Terni del gruppo Novelli, indetto dopo che l’azienda ha deciso di non rinnovare loro il contratto di solidarietà, proponendo in alternativa - in base a quanto si apprende da fonti sindacali - smaltimento di ferie e permessi, contratti part time e cassa integrazione ordinaria. "Alla luce delle comunicazioni di ieri dell’avvocato Ferretti a nome e per conto del cda circa la volontà di soprassedere rispetto agli impegni assunti in sede ministeriale - spiegano Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil -, i lavoratori hanno deciso di fermarsi per avere chiarezza rispetto al futuro dell’azienda e alla tutela dell’occupazione". Secondo le organizzazioni sindacali "appare chiara ed evidente la volontà del cda di non assumere impegni vincolanti a tutela dei lavoratori nei confronti di chi sta per acquisire la proprietà del gruppo", in fase di cessione. Per questo, sempre a detta dei sindacati, "è giunto il momento di fare chiarezza sul futuro dei lavoratori e dell’azienda ed occorre l’immediata convocazione del tavolo ministeriale che doveva essere convocato entro fine maggio". Lo sciopero continuerà quindi fino alla ripresa del confronto in sede ministeriale e - spiegano ancora i sindacati - "di un confronto serio e costruttivo che dia risposte certe sulla salvaguardia dei livelli occupazionali". I lavoratori chiedono infine di essere soggetti attivi in questa fase, tenuto conto che - conclude la nota sindacale - sulle loro spalle "si è retto il concordato in continuità e hanno garantito con il loro senso di responsabilità e i loro sacrifici, anche economici, la prosecuzione dell’attività aziendale e il salvataggio di un pezzo rilevante del tessuto produttivo ed economico della regione Umbria".