Con 135 si e 25 no i lavoratori della K-Flex di Roncello accettano la proposta di mediazione avanzata dal giudice del Tribunale di Monza che è stata ratificata nel pomeriggio.
Si chiude così con una buona uscita di 42mila euro a testa, la vertenza che aveva visto i lavoratori mettere in atto un presidio di ben 110 giorni davanti ai cancelli dell’azienda, per evitare la delocalizzazione dei macchinari in Polonia.
L’azienda ora dovrà mettere a disposizione ben 8 milioni di euro (il doppio di quanto inizialmente preventivato) per i lavoratori licenziati per evitare la pronuncia sulla violazione dell’accordo sindacale di dicembre, che prevedeva di non chiudere la produzione e di non ritoccare il personale fino al 2018.
“I lavoratori - spiegano Filctem Cgil, Femca Cisl e Rsu K-Flex - hanno dato tutto in questi 110 giorni, in particolare coraggio e determinazione per lottare contro un’ingiustizia. Quindi noi non ci fermiamo ma continuiamo a chiedere al Governo e al Parlamento di intervenire con una legge che vincoli i finanziamenti pubblici allo sviluppo delle aziende e dell’occupazione in Italia”.