di Silvia Boschetti

Lavorare sempre e comunque nel commercio non solo complica la vita di lavoratori e famiglie ma nemmeno rende alle aziende. Un dibattito che va avanti da tempo quello sulle aperture domenicali e festive così come regolate dal Decreto Salva Italia introdotto dal Governo Monti. E sulla questione è intervenuto anche il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Occasione l’incontro davanti al Mise con alcuni lavoratori ai quali il Ministro ha detto: ”Rivedere le liberalizzazioni degli orari? Certo”. Dando disponibilità ”aprire un tavolo per rivedere il decreto Monti sul lavoro domenicale”. A parlare per la Cisl la leader Annamaria Furlan che ha affermato che ”È giusto rivedere le norme sulla liberalizzazione selvaggia del commercio. È una battaglia che la Cisl conduce per tutelare la dignità del lavoro. Bisogna lasciare alla contrattazione tra sindacati, imprese e enti locali la regolazione di questa materia. Non esiste un diritto allo shopping”. Entra nel merito la categoria. ”L’affermazione del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro apre di fatto al confronto sulla revisione del decreto sulle liberalizzazioni degli orari di apertura degli esercizi commerciali varato dal Governo Monti nel 2011 che tanti disagi ha creato per gli oltre 3milioni di lavoratrici e di lavoratori del commercio al dettaglio e della grande distribuzione organizzata - spiega Davide Guarini, segretario generale Fisascat Cisl -. ll provvedimento normativo non ha avuto alcuna aderenza con ciò che ha vissuto e sta vivendo il lavoro in questo settore ed è stato decontestualizzato dal tessuto territoriale, dove il commercio vive. Il nostro auspicio - aggiunge il sindacalista - è che il nuovo Esecutivo riconduca il tema delle aperture commerciali al confronto concertativo territoriale tra parti sociali e amministrazioni ed alla contrattazione tra aziende e sindacati”. Anche la Confcommercio condivide l’ipotesi di un intervento di regolazione delle aperture festive nel commercio. ”Le liberalizzazioni - dichiara Enrico Postacchini membro della Giunta Confcommercio con delega alle politiche commerciali - non hanno portato né maggiore fatturato né un incremento occupazionale. Il fatturato si è spalmato su più giorni nella settimana”.

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( 20 giugno 2018 )