Adesione in media superiore al 70% allo sciopero proclamato dai sindacati di categoria Fisascat Cisl e Filcams Cgil a sostegno della vertenza che ha coinvolto gli oltre 300 lavoratori della Mazal Global Solutions in amministrazione straordinaria, la società di riscossione tributi per oltre 400 comuni italiani. La protesta è stata indetta contro la procedura di licenziamento collettivo avviata per 126 dipendenti e il mancato pagamento delle retribuzioni arretrate. Il confronto dei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo Economico garante dell'amministrazione straordinaria, sollecitato dalle due sigle nazionali, non ha purtroppo sortito l'effetto auspicato. "La delegazione sindacale - si legge in un comunicato sindacale diramato nei luoghi di lavoro - ha espresso tutti i timori inerenti le conseguenze sociali e occupazionali che si stanno concretizzando in questi giorni e che riguardano oltre 300 lavoratori lasciati ormai senza salario da ottobre, e quasi certamente anche nel mese di novembre". "L'aspetto più grave in tale contesto - sottolinea la nota - è l'impossibilità di garantire anche per i mesi successivi, fino ad avvenuta vendita, il pagamento delle spettanze". L'amministrazione straordinaria ha infatti confermato l’autorizzazione da parte del dicastero al programma di cessione; delle 14 proposte di acquisizione presentate da parte di aziende competitors del settore solo 3 possono essere concretamente sostenibili. Nell'attesa, considerato anche l'accesso negato alla cassa integrazione in deroga a livello nazionale, le organizzazioni sindacali territoriali tenteranno l'accesso agli ammortizzatori sociali regionali con l'auspicio che gli eventuali percorsi di cessione delle attività, che si profilano già in alcuni Comuni, avvengano in tempi rapidi e consentano la prosecuzione dei rapporti di lavoro.