Non mollano i dipendenti del gruppo di elettronica da consumo Mediamarket (marchi Mediaworld e Saturn) che rischiano licenziamenti e chiusure di alcune sedi. È stato proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs un nuovo sciopero di otto ore da programmare a livello territoriale in modo articolato ed improvviso a partire da sabato. Le federazioni sindacali di categoria si mobilitano contro la decisione unilaterale di Mediamarket di chiudere i punti vendita di Grosseto e di Milano Stazione Centrale e di trasferire i lavoratori della sede di Curno nel bergamasco a Verano Brianza e dei 17 punti vendita Mediaworld di Cosenza, Sassari, Molfetta, Genova, Roma, Torino, Caserta e Napoli coinvolti dal contratto di solidarietà in scadenza il prossimo 30 aprile. Una nuova protesta, dunque, che segue a stretto giro le due giornate di stop del 2 e 3 marzo. ”Riteniamo il comportamento di Mediamarket inaccettabile: dietro ai trasferimenti si cela la volontà di spingere i lavoratori alle dimissioni. All’arroganza dell’azienda è necessario rispondere duramente”hanno denunciato i sindacati in un comunicato. La funzionaria sindacale della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli rilancia l’allarme occupazione per oltre 700 addetti del gruppo: ”La crisi aziendale deve essere affrontata con misure straordinarie condivise con le rappresentanze dei sindacati”.
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