Una prima forma di mobilitazione, afferma il segretario nazionale della Fim Cisl Massimiliano Nobis: "bisogna assolutamente evitare di vedere naufragare una ristrutturazione industriale sostenuta da un piano industriale già valutato positivamente dallo stesso Mise e da cui, ancora oggi, nonostante le numerose richieste d'incontro inviate al ministero, ancora non abbiamo avuto risposta... sono a rischio, prosegue, tra Acc di Mel e i lavoratori derll'Ex Embraco di Riva di Chieri di Torino 750 lavoratrici e lavoratori. Serve subito un sostegno finanziario da parte delle banche per dare liquidità ad Acc e poter pagare gli stipendi dei lavoratori e i fornitori e subito lavorare per concretizzare la costituzione della società Italcomp"