Mercoledì 24 aprile 2024, ore 1:14

Edilizia

Tecnis, incontro interlocutorio, commissario assicura che le attività proseguiranno

I sindacati definiscono "interlocutorio" l’incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Tecnis, con il neo commissario giudiziale Saverio Ruperto, i rappresentanti del ministero, dell’azienda e dei lavoratori. "Non è emerso nulla di nuovo - dice il segretario regionale della Filca Cisl Santino Barbera. Il commissario ci ha assicurato che le attività della Tecnis proseguiranno e che l’azienda vanta 20 milioni di euro delle aziende committenti per i cantieri aperti in tutta Italia. Non appena incasserà le somme pagherà i fornitori e i lavoratori". Tre giorni fa la sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania ha disposto l’amministrazione giudiziaria di Tecnis spa, Artemis spa e Cogip Holding srl e il sequestro delle relative quote e azioni per oltre un miliardo e mezzo di euro, nominando amministratore giudiziale lo stesso Ruperto, che in Tecnis ricopre anche il ruolo di amministratore straordinario. «Il commissario ci ha assicurato - aggiunge Barbera - il proseguo delle attività a Palermo e Catania». A Palermo, Tecnis è impegnata nella costruzione dell’anello ferroviario, per conto di Rfi; mentre a Catania, dei lavori per la metropolitana. Nel capoluogo siciliano gli operai della Tecnis sono tornati a lavoro due giorni fa, dopo aver scioperato per quasi una settimana per chiedere all’azienda il pagamento degli stipendi arretrati. «Per quanto riguarda le retribuzioni - prosegue Barbera - abbiamo chiesto alle aziende committenti di sostituirsi a Tecnis per pagare le spettanze. Lo abbiamo fatto con Rfi per quanto riguarda l’anello ferroviario e continueremo a muoverci in tal senso». Nel corso dell’incontro al Mise è emerso che sindacati e azienda torneranno a incontrarsi a livello territoriale nei prossimi giorni per verificare le situazioni di ciascun cantiere; mentre un nuovo incontro dovrebbe essere convocato tra circa un mese al ministero dello Sviluppo economico.

Dopo il sequestro delle azioni del gruppo Tecnis, oggi al Mise vertice con l'amministratore Ruperto e un rappresentante del governo. Assicurare un futuro al gruppo, all’insegna della legalità. E dare certezze e serenità ai lavoratori coinvolti. Sono gli obiettivi della Filca-Cisl nella complessa vicenda della Tecnis Spa, l’azienda raggiunta nei mesi scorsi da una interdittiva antimafia e coinvolta nello scandalo Anas.

"Il recente sequestro delle azioni della Tecnis e di altre due società collegate – spiega Barbara Cerutti, della Filca nazionale - insieme al conseguente provvedimento di amministrazione giudiziaria, possono davvero rappresentare un momento di snodo in questa partita difficile e complicata. La scelta del professor Saverio Ruperto come amministratore è al’insegna della continuità: si tratta di un professionista serio e competente, che dovrà rimettere in sesto l’azienda, consentirle di tornare sul mercato ed ultimare le opere in sospeso, ma soprattutto assicurare il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori, che come spesso accade in questi casi rischiano di essere gli unici a pagare le conseguenze di errori e responsabilità altrui. Adesso aspettiamo l’esito dell’incontro di domani al ministero dello Sviluppo economico con lo stesso Ruperto e un rappresentante del governo nazionale: ci sono diverse centinaia di famiglie in apprensione che meritano risposte e certezze", ha concluso Cerutti.

"Sin dal primo giorno - dichiara Enzo Pelle, della Filca nazionale - ci siamo attivati a tutti i livelli e con ogni mezzo per evitare che una delle realtà più importanti non solo al sud, ma nel panorama nazionale delle costruzioni, disperda il proprio patrimonio di professionalità, composto da 900 dipendenti, inclusi quelli delle numerose società consortili e A.T.I. impegnati nelle commesse acquisite. È importante che il gruppo torni in salute con una nuova dirigenza, per potersi aggiudicare gli appalti, in modo da dare continuità alle imprese e assicurare lavoro, e quindi un reddito, ai propri dipendenti. Una cosa è certa: resteremo vigili e non ci concederemo distrazioni, anche perché la complessità della vicenda e i numeri che il gruppo rappresenta ci impongono il massimo impegno e una grandissima attenzione", ha concluso Pelle.

( 26 febbraio 2016 )

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