Proclamato lo stato di agitazione dei Vigili del fuoco. In una lettera, inviata al ministro dell’Interno e ai vertici del Dipartimento, i sindacati dei Vigili del Fuoco Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal hanno messo nero su bianco le motivazioni di questa mobilitazione.
“Abbiamo più volte manifestato l’esigenza, ormai improcrastinabile di ottenere stanziamenti specifici indirizzati ad incrementare gli organici del Corpo in atavica carenza sia nel settore operativo sia nel ruolo tecnico professionale. Ma alle promesse non sono seguiti i fatti” scrivono i tre segretari sindacali Mauro Giulianella, Massimo Vespia e Franco Giancarlo che aggiungono: “Anche in questi giorni di grandi emergenze, con grande sacrificio e senso di responsabilità, il Corpo è costretto a sopperire alle carenze, facendo ricorso a estenuanti turni aggiuntivi e mettendo a rischio la propria incolumità con l’unico scopo di garantire la tutela e la salvaguardia dei cittadini contribuenti”.
Le sigle chiedono un piano triennale di assunzioni che colmi il vuoto esistente “tra la dotazione organica teorica (39.500 unità) e quella reale (35mila unità)”. Servono dunque 4.500 unità “per lavorare nell’ordinarietà e comunque in emergenza: ecco perché auspichiamo in un potenziamento che possa contare almeno 40mila unità operative e 5mila unità nel ruolo tecnico professionale”.
Sa. Ma.