Insieme al ddl semplificazioni il Cdm dà il via libera a un decreto con nuovi vincoli sul superbonus. L’obiettivo del Governo è quello di ridurre gli strascichi contabili prodotti dalla misura. Misura che, secondo il ministro Giorgetti, è nata “in modo scriteriato e ha prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica”. Gli interventi del decreto, dice con chiarezza Giorgetti , “sono tesi a chiudere definitivamente la eccessiva generosità” della misura. La decisione arriva guardando alle nuove previsioni che il governo farà a breve con il Def, in aprile, e per le quali si attende anche la valutazione da parte di Eurostat dei criteri di contabilizzazione dei bonus. Le indiscrezioni parlano di ulteriori sforamenti per 10 miliardi.
Nel merito, il nuovo decreto sui bonus edilizi elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano, non solo per il superbonus. Salta anche la regolarizzazione “in bonis”, con mini sanzioni, previste per mancate comunicazioni fino al 15 ottobre. Viene inoltre introdotto la comunicazione preventiva “per avere un monitoraggio anticipato del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate”.
I crediti, poi, verranno sottratti prima dai “debiti”, cioè dai ruoli iscritti nelle cartelle esattoriali in via definitiva. Prevista, poi, una nuova limitazione che blocca un meccanismo di frode appena individuato. “C'è la limitazione della cessione del credito Ace (Aiuto alla crescita economica riconosciuto alle imprese) - spiega Giorgetti - perché abbiamo iniziato a notare un utilizzo fraudolento su questa agevolazione che peraltro è eliminata dalla riforma fiscale”.
Il decreto introduce, infine, un corredo sanzionatorio. In particolare, l'omessa trasmissione di informazioni su interventi già avviati determinerà l'applicazione di una sanzione amministrativa di 10.000 euro, mentre per i nuovi interventi è prevista la decadenza dall'agevolazione fiscale.
Ilaria Storti