Una parziale rassicurazione per i mille lavoratori a rischio di Abramo Customer Care in Calabria dopo l’incontro al ministero delle Imprese e Made in Italy. Una riconversione e un impiego in progetti di digitalizzazione per gli enti locali, ma nel frattempo cassa integrazione prolungata fino a fine giugno. Un piano caldeggiato dalla Regione Calabria. “Per i lavoratori interessati - ha affermato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto - siamo riusciti finora ad ottenere da Tim due proroghe di 3 mesi ciascuna al contratto in scadenza lo scorso 31 dicembre, ma da subito ci siamo messi al lavoro per trovare una soluzione strutturale a questo problema". Al tavolo, oltre al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e la ministra del Lavoro Marina Calderone, erano presenti i sindacati delle telecomunicazioni, i vertici della Abramo Customer Care e degli altri call center. Non poteva mancare Tim, l'azienda che, con il taglio delle commesse, ha fatto scendere in piazza migliaia di lavoratori a rischio posto di lavoro. I commissari del call center, in amministrazione straordinaria, si incontreranno di nuovo con i sindacati al ministero. Forse già dopo Pasqua.". "A metà gennaio - ricorda Occhiuto - incontrando tra gli altri il ministro Adolfo Urso e l'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, avevo lanciato una proposta: l'attivazione di un processo di reskilling dei lavoratori dei call center per il loro impiego in nuovi progetti di digitalizzazione e di servizi per la pubblica amministrazione e per i cittadini. In queste settimane, con gli assessori Calabrese e Pietropaolo e con gli uffici della Regione, abbiamo approfondito il tema, strutturando la nostra idea anche attraverso una positiva e costante interlocuzione con Tim, e abbiamo messo nero su bianco questo progetto". Durante quest’ultimo incontro - sottolinea il governatore - "il governo ha sposato la nostra proposta, prendendola come modello, per individuare una linea che possa consentire la riconversione professionale dei lavoratori interessati da questa vertenza: avremo, dunque, un "progetto pilota" per il reskilling di questi operatori". "Nell'idea avanzata dalla Regione Calabria - aggiunge Occhiuto - queste attività dovrebbero essere finanziate attraverso risorse dell'Fsc nazionale e con alcuni fondi Pnrr: proprio per andare in questa direzione abbiamo fatto presentare un emendamento al decreto Pnrr in discussione in Parlamento. I ministri Urso e Calderone hanno assicurato il loro impegno per trovare una soluzione legislativa per l'utilizzo delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto pilota. È stata, a nostro avviso, intrapresa la giusta direzione, ma c'è ancora molto da fare: siamo soddisfatti di questa evoluzione, ma il progetto per nascere avrà bisogno ancora di qualche mese". "Occorre dunque, questa la mia richiesta al governo e a Tim, trovare al più presto una soluzione transitoria per i lavoratori calabresi e delle altre Regioni che hanno i contratti in scadenza nei prossimi mesi, per garantire i livelli occupazionali e - conclude Occhiuto - affinché non venga interrotto in alcun modo il loro rapporto di lavoro prima della messa in opera di questa idea proposta dalla Calabria e divenuta ormai iniziativa nazionale".
Ce.Au.

( 27 marzo 2024 )