Quando si deve affrontare un dramma atroce ( come la perdita di un figlio per mano di uno squilibrato) può essere utile percorrere qualsiasi strada, anche la più bizzarra e irrazionale, per superarlo.
E’ quello che fanno, ciascuno per proprio conto, i membri della famiglia Dan’no per sfuggire al dolore della morte del piccolo Kanata: Michio, il padre, partecipa a un’associazione di parenti delle vittime e lì riceve il sostegno psicologico e giuridico di cui ha bisogno; Kanon, la sorella di Kanata, si chiude in un mutismo insofferente; Kioko, la madre, ex cantante, trova invece conforto nel Coro della Voce eterna nel quale - per tenere unita la famiglia - entreranno in un secondo momento, anche se controvoglia, Michio e Kanon. Finalmente anche loro potranno ascoltare un Diapason eterno il cui suono si irradia intorno ai luoghi di culto.
Quando si deve affrontare un dolore estremo può essere utile convertirsi a “ una religione assurda” come assurdo è ogni credo che, prigioniero della sua purezza, si irrigidisce nel dogmatismo cieco, nella chiusura verso il diverso e nell’intolleranza verso i cosiddetti peccatori. E che ammette, tra i suoi riti criminali, l’estorsione di denaro per la costruzione di un tempio, il lavaggio del cervello, la violenza fisica verso i devianti e gli scettici.
E tuttavia bisognerebbe chiedersi perchè sempre più individui trovino riparo in sette e religioni fuori dal comune, perché fanno e accettano pratiche umanamente immorali e persino illegali.
In questo romanzo incalzante, che esplora l’universo religioso contemporaneo sullo sfondo della pandemia, in cui tutti i protagonisti, per esigenze diverse, cercano senza trovarla “ la vera forma di Dio”, Kawamura Genki affida a Michio, sulla via della liberazione, una delle posssibile risposte: “ Chissà … all’inizio ero senz’altro scettico. Ma, forse, comportandomi da devoto ho iniziato a crederci. Lo so che può suonare strano, però cantare insieme a voi mi faceva stare bene, e a poco a poco mi ha fatto star bene anche essere parte del Coro della Voce eterna. Non è forse questo che succede quando si sta in una società, in una famiglia?”
Kavamura Genki, Un canto divino, Einaudi, 2024, pp. 291, Euro 18.00






 
          
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