Soldi, nuove misure, concertazione. È quello che il Governo ha messo sul piatto nel confronto con i sindacati, per “unire gli sforzi” - per usare le parole della premier - sulla sicurezza. Sul fronte delle risorse, Giorgia Meloni ha assicurato uno stanziamento di 650 milioni. I soldi finanzieranno interventi che la premier si impegna a discutere con i sindacati, in tavoli tecnici con i ministeri competenti.
Quanto alle misure allo studio del Governo, Meloni cita “il potenziamento del meccanismo bonus-malus relativo al calcolo dei premi Inail”, ma anche interventi “sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali”.
In ambito scolastico, il Governo punta sul “rafforzamento della conoscenza di questi temi tra i giovani”. E non solo. Sarà resa strutturale la copertura assicurativa Inail per allievi e lavoratori di tutte le scuole. Il Governo vuole integrare, inoltre, la formazione obbligatoria, con corsi formativi aggiuntivi per i settori ad alta incidenza infortunistica, come ad esempio l'edilizia, la logistica e i trasporti.
“In generale - spiega la premier - per migliorare gli interventi formativi, intendiamo creare un elenco nazionale dei soggetti formatori, a garanzia delle competenze di chi la effettua. Vogliamo parallelamente valorizzare il ruolo di tutte quelle figure, come Rls, Rspp, Aspp, che sui posti di lavoro sono deputate a gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Le misure e il metodo proposti dal Governo raccolgono l’apprezzamento dei sindacati; per una volta anche di Cgil e Uil. Al termine dell’incontro i commenti sono di tono positivo. “Credo che oggi abbiamo davvero segnato una bella pagina di relazioni con il Governo e con le altre parti - sottolinea la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola -. Ora bisogna mettersi a lavorare sui contenuti. La cosa più importante credo che sia quella annunciata dalla presidente Meloni, ovvero una strategia nazionale con la necessità di tenere insieme tutti i soggetti che se ne devono occupare. Ed è una strategia che noi abbiamo spesso proposto: quella del patto e della responsabilità con al primo punto la salute e la sicurezza. Credo che questo sia un obiettivo che abbiamo raggiunto. E poi - aggiunge Fumarola - una strategia di lungo periodo, non una cosa che si esaurisce con questo incontro ma un percorso da avviare su salute e sicurezza per poi continuare su altri obiettivi che noi abbiamo anche indicato: i salari, la produttività, le competenze, la formazione”.
Fumarola esprime inoltre apprezzamento per la disponibilità del Governo a proporre un aggiornamento delle regole nella catena dei subappalti. “Credo che sia un'apertura importante - afferma la leader cislina - perché rivedere quelle norme significa anche agire sul piano della salute e della sicurezza”.
Giudizio positivo anche da parte del leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che sottolinea in particolare due misure accolte da Meloni: l’istituzione di un tavolo ad hoc presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’utilizzo dei fondi del bilancio Inail per destinarli alla sicurezza. Un altro dato positivo, secondo Bombardieri, è l’avvio di un ragionamento sulla modifica del codice degli appalti per quanto concerne le gare al massimo ribasso.
Pur se con toni più tiepidi, anche il leader della Cgil, Maurizio Landini, riconosce le “buone intenzioni” dell’Esecutivo. “Per la prima volta - sottolinea Landini - abbiamo trovato disponibilità, almeno sulla carta, su questi temi con l'impegno ad avviare tavoli al ministero del Lavoro e con altri ministeri ma con la regia di Palazzo Chigi”. Per il segretario generale della Cgil, le risorse non devono andare solo “nella direzione di incentivare e ridurre i costi delle imprese” ma devono finanziare “interventi sulla formazione dei lavoratori e dei rappresentanti della sicurezza”.
Ilaria Storti