Lunedì nero per la vertenza Yoox al quale è subito seguita oggi una giornata di sciopero. Nel primo incontro tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e la dirigenza di Yoox, alla presenza di Assolombarda e Confindustria l’azienda, pur ribadendo costantemente il proprio rifiuto a soluzioni alternative ai licenziamenti, aveva manifestato una parziale e non sostanziata disponibilità a “valutare” tutti gli strumenti di gestione della crisi.
L’incontro di lunedì sarebbe dovuto servire ad approfondire queste presunte aperture, ma nuovamente l’azienda non ha voluto chiarire le proprie reali intenzioni, se non ripetere l’ormai nota volontà di procedere con i 211 licenziamenti, un quinto dell’intera forza lavoro.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno ribadito con fermezza la propria posizione: ritiro dei licenziamenti e apertura di un confronto vero sulla crisi che attraversa la società con il ricorso agli ammortizzatori sociali, al fine di ridurre quanto più possibile l’impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori.
Proseguono pertanto le iniziative di lotta, con un presidio permanente presso la sede aziendale di Bologna Interporto e uno sciopero a rotazione tra le lavoratrici e i lavoratori. L’unità operativa di Zola Predosa (Bo) incrocerà le braccia per l’intera giornata odierna, così come la sede milanese, che sciopererà sempre oggi con presidio in piazza San Babila.
Le parti si rincontreranno oggi al tavolo convocato presso la Regione Emilia-Romagna mentre il 23 settembre è previsto l’incontro al Mimit.
Intanto, all'Interoporto è partito il presidio dei magazzini (qui sono previsti gran parte dei licenziamenti su Bologna, circa 134) assieme ai lavoratori della logistica di Montblanc (uno dei marchi che ha lasciato Yoox). Nel polo logistico la mobilitazione prosegue con lo sciopero a scacchiera fino al 23 settembre, giorno del summit a Palazzo Piacentini. Bologna, dunque, tiene alti i riflettori sulla crisi Yoox e porta la lotta contro i licenziamenti annunciati dall'azienda (165 a Bologna) nella piazza coperta di Sala Borsa.
Oggi come era già accaduto per Marelli, La Perla e l'ex Saeco e Industria italiana autobus, alle 11.30 verrà esposto uno striscione di solidarietà nei confronti dei lavoratori di Yoox, presenti il sindaco Matteo Lepore, assieme Cgil, Cisl e Uil e i sindacati di categoria, i sindaci di Bentivoglio, Alice Vecchi, e Zola Predosa Davide Dall'Omo.
Intanto scattano anche i 311 licenziamenti dei dipendenti a tempo indeterminato della Shein di Stradella, marchio cinese di abbigliamento low cost, ospitata in un'area logistica nel comune dell' Oltrepò Pavese. Ad annunciarlo ai sindacati è stata la società Fiege Logistics, nell'incontro svoltosi alla Prefettura di Pavia, per conto della Shein.
Entro fine anno il sito produttivo oltrepadano chiuderà definitivamente e l'attività verrà trasferita in Polonia.
Oltre ai 311 lavoratori a tempo pieno licenziati, non sono stati rinnovati altri 150 contratti in scadenza. Solo una sessantina di dipendenti verranno ricollocati in magazzini della zona: 50 a Stradella (Pavia) e 10 a Castelsangiovanni
(Piacenza).
Lunedì prossimo si terrà un nuovo incontro con la proprietà per discutere degli aspetti economici.
Nel corso dell'incontro tenutosi in Prefettura, Fiege ha annunciato ai sindacati che all'inizio del 2026 il sito produttivo di Stradella potrebbe essere rilevato da nuovi acquirenti, ma al momento si tratta solo di un'ipotesi.