Affitti brevi, dividendi, compensazione dei crediti, natalità, aumenti per le forze dell'ordine. Gli spazi di modifica della legge di bilancio, si sa, sono strettissimi. Ma su questi temi qualche correzione potrebbe alla fine arrivare. Altre le chiederanno i partiti, che in queste ore stanno accelerando il lavoro per mettere a punto gli emendamenti, attesi entro venerdì prossimo in Senato. E se sui grandi argomenti ciascun partito ha già dettato le proprie indicazioni, inizia a spuntare qualche nuova proposta, come quella della Lega per una flat tax al 5% per i giovani. Il partito di via Bellerio aveva già presentato qualcosa di simile a maggio in una proposta di legge sull'occupazione giovanile, prevedendo una flat tax al 5% per 5 anni per gli under 35 che rientrano in Italia. La proposta ora allo studio in vista degli emendamenti alla manovra è invece una flat tax al 5% per i giovani fino a 30 anni assunti a tempo indeterminato, con una decontribuzione per tre anni per l'azienda che assume.
L'incentivo verrebbe esteso fino ai 36 anni nel caso in cui si tratti di un rientro di cervelli. La Lega, che nelle ultime due settimane ha già riunito due volte i propri responsabili economici insieme al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti per fare il punto, è al lavoro anche per modificare la norma sugli affitti brevi (sopprimendo l'aumento della cedolare secca dal 21% al 26%) e soprattutto per allargare la platea della rottamazione: una delle ipotesi allo studio sarebbe quella di far rientrare (la disposizione in manovra esclude le cartelle emesse a seguito di accertamento) i contribuenti che hanno ricevuto un accertamento per vizio formale. Forza Italia ha già annunciato che presenterà emendamenti su tre temi: casa e difesa della proprietà privata, sicurezza e forze dell'ordine, riduzione della tassazione sulle attività produttive, con riferimento al tema dei dividendi, delle compensazioni dei crediti e dell'Irap. Noi Moderati propone invece di ridurre dal 21 al 15% la tassazione sui contratti di locazione di lungo periodo, di alzare da 100 a 200 mila euro il tetto per l'esclusione della prima casa dal calcolo dell'Isee e di incrementare le detrazioni per i libri scolastici delle scuole superiori.
FdI ha promesso emendamenti per consentire un'uscita ordinata dal Sismabonus per le zone colpite dai terremoti del 2009 e 2016. Il ministro dell'Economia Giorgetti ha già avvertito i partiti che sugli emendamenti verrà fatta una "attenta valutazione" perché vanno garantiti i saldi e la traiettoria della spesa. Ma ha anche fatto delle aperture. Sugli affitti brevi, ha detto, "valuteremo" le proposte: e sul tavolo, oltre all'ipotesi di eliminare l'aumento, c'è anche quella di limitarlo al 23%. Sui dividendi il ministro ha ammesso che la norma "ha dei problemi" e che il Mef è già al lavoro per trovare un rimedio: allo studio ci sarebbe la riduzione della soglia di partecipazione dal 10% al 5%, oltre all'impegno a mantenere le quote in portafoglio per un periodo minimo. Giorgetti ha aperto anche sul blocco delle compensazioni dei crediti, al fine di "preservare" alcuni settori come l'autotrasporto. È infine possibile che qualcosa si faccia di più anche per le forze dell'ordine, come chiedono non solo dalla maggioranza, ma anche dall'opposizione.
"La via di un miglioramento per noi passa dal confronto ancora aperto con i gruppi parlamentari, che stiamo incontrando quotidianamente", ha affermato in un'intervista a La Stampa, Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl. "Ci stiamo battendo per migliorare la legge di bilancio - aggiunge - ed aprire una stagione nuova di concertazione e di corresponsabilità sulle scelte che il Paese deve intraprendere. Abbiamo apprezzato alcuni provvedimenti inseriti nella legge di bilancio su nostra spinta, dalla riduzione della seconda aliquota dell'Irpef, su cui però abbiamo chiesto di spostare il tetto da 50.000 euro a 60.000 euro, alla detassazione degli accordi di produttività, alla risorse per la sanità e la famiglia". Il giorno dopo lo sciopero della Cgil ci sarà la mobilitazione della Cisl. "La nostra manifestazione a Roma del 13 dicembre avrà carattere propositivo e punterà a migliorare la manovra, ma come tappa di un percorso che porti nel 2026 a un nuovo Patto sociale", ha tenuto a ribadire.
Rodolfo Ricci
