Mercoledì 17 settembre 2025, ore 23:36

Risiko bancario 

In porto l'opas Mps su Mediobanca: oltre la soglia minima, adesioni al 38,5% 

Va in porto l'opas di Mps su Mediobanca. All'indomani del rilancio deciso da Siena, che alla proposta di scambio in azioni ha aggiunto 0,9 euro in contanti, le adesioni hanno fatto uno scatto in avanti. Dal 30,1% della vigilia si sono portare sopra la soglia minima del 35%, raggiunta la quale l'offerta è efficace, e sono arrivate a oltre il 38,51% del capitale. È stato così decretato il successo dell'operazione che si avvia ora a raccogliere altre azioni entro il termine dell'8 settembre. Ad aderire non sono stati solo gli azionisti di Piazzetta Cuccia che già martedì sera avevano fatto sapere di aver consegnato le azioni.

Oltre a Edizione della famiglia Benetton con il 2,2%, al 2% dell'Enpam, l'ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri, e all'1,1% della famiglia Tortora, altri investitori hanno apportato i loro pacchetti o sono in procinto di farlo. Si attende seguano i maggiori azionisti di Piazzetta Cuccia, la Delfin degli eredi Del Vecchio e il gruppo Caltagirone - entrambi presenti anche nel capitale di Siena - anche Enasarco, Cassa Forense, Unicredit, Anima, Amundi e il fondo Tages. Nel complesso hanno in mano l'8% del capitale e con il loro voto all'ultima assemblea di Mediobanca hanno vanificato il tentativo di difesa dal Monte dei Paschi messo in campo dall'ad Alberto Nagel con l'ops su Banca Generali. Pur con il successo dell'offerta di fatto già raggiunto, è toccato comunque al cda di Mediobanca tornare a esprimersi, ieri mattina, sul nuovo prezzo messo sul piatto dalla banca guidata da Luigi Lovaglio. Il board aveva bollato il corrispettivo di 1,533 azioni Mps per ogni azione Mediobanca come non congruo e del tutto inadeguato a luglio, ribadendo quanto aveva già comunicato a caldo a fine gennaio ossia che l'offerta era ostile, fortemente distruttiva di valore, contraria agli interessi di Mediobanca e priva di razionale industriale e finanziario.

Infatti, il Cda di Mediobanca ha preso atto dell'incremento dell'offerta di Mps maha ribadito il suo no. "L'offerta risulta priva di razionale industriale nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca" e il nuovo corrispettivo "non è di per sé sufficiente, anche alla luce dei rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano l'offerta a mutare la precedente valutazione di non congruità e inadeguatezza". Lunedì prossimo l'offerta si chiuderà, per riaprirsi tra il 16 e il 22 settembre quando, visto l'esito positivo dell'opas, anche i fondi più speculativi verosimilmente consegneranno le loro quote permettendo così a Mps di superare la soglia del 50% del capitale che garantisce, fra l'altro, la possibilità di ottenere le sinergie promesse e di sfruttare i benefici fiscali delle dta.

Rodolfo Ricci

( 4 settembre 2025 )

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