Lunedì 15 dicembre 2025, ore 17:51

Filosofia

Sulle tracce dell’Essere

di ISABELLA VILLI

Il saggio di Maurizio Ferraris vuole rendere giustizia ad Heidegger per capirne il pensiero senza semplificazioni e senza critiche superficiali. Si tratta di individuare il percorso del filosofo sulla scorta dell’analisi puntuale delle sue opere per indagare la svolta ermeneutica che lo condurrà prima al superamento della fenomenologia e poi a quello della metafisica. Senza tralasciare l’ade sione al partito nazista: ciò che il filosofo definì come una 'necessità dettata dal tempo storico' da cui non poteva esimersi, contesto in cui la filosofia si arrende all’i deologia davanti a un male venuto dall’esterno (p.72) non per tutti fu ed è una giustificazione accettabile e condivisibile. Certo è che Heidegger, nonostante il celebre ed infausto Discorso pronunciato nel 1933 in cui, accettando il ruolo di Rettore presso l’Università di Friburgo, aderì manifestamente al partito nazista, viene annoverato nella storia come il più grande filosofo del XX secolo e quella del nazionalsocialismo considerata come una mera parentesi dimenticabile, un incidente di percorso accaduto per mera coincidenza storica. Archiviata dunque la scomoda posizione politica, assunta solo per il dovuto tempo necessario (per una sorta di sonno della ragione, così spera l’autore), Heidegger torna a fare filosofia come sa e come può, tacendo sui crimini perpetuati durante il regime e riflettendo molto sui temi della tecnica e del linguaggio (anche questa una svolta ontologica). Il graduale allontanamento dalla fenomenologia, che si concretizza nel superamento definitivo della teoria husserliana, è complesso e stabilisce uno dei momenti cruciali nel pensiero di Heidegger, nonché una delle tappe più importanti nella costituzione del concetto di Sein, che porterà alla stesura di Essere e tempo. L’Essere non può non essere storico, nel senso di declinato in un contesto spazio- temporale, e l’Io non può mai prescindere da sé stesso: dunque l’epokè di cui parla Husserl, intesa come sospensione di tutto per tornare come una tabula rasa all’idea base di fenomeno, diventa evidentemente inapplicabile e insostenibile. Questa svolta (che qui, riprendendo la lezione di Gadamer, viene definita Kehre, cioè un tornante di una strada di montagna) indica la vera e propria inversione di marcia del pensiero di Heidegger, una sorta di punto di non ritorno nell’ab bandono definitivo della fenomenologia e dell’episte mologia e del loro superamento: nel situare l’essere e l’uomo nella loro costitutiva temporalità, si evolve nella dimensione ermeneutica, del comprendere come unità. Il fenomeno è ciò che è evidente, ma ciò che appare potrebbe essere anche solo parvenza, qualcosa che sembra ritrarsi da ciò che si manifesta (è il concetto chiave di ????e?a), dunque passibile di inganno o di interpretazione. Adesso la verità non è più legata all’evidenza, ma a ciò che si presenta nell’ombra di un ritrarsi essenziale. L’oblio dell’es sere è l’oblio della differenza tra essere e ente; questo oblio è costitutivo dell’essenza stessa dell’es sere che è ritrarsi e sottrarsi, svelarsi in un non-nascondimento. Ciò comporta anche un superamento della metafisica, che però non riesce ad andare oltre sé stessa. L’essere è costitutivamente essere-per-la-morte: il presente è segnato da un non-presente essenziale che ne costituisce l’essenza autentica.

Essere giusti con Heidegger dunque, per Maurizio Ferraris, vuol dire analizzare e comprendere il pensiero del filosofo nel suo snodarsi tra le sue svolte, che si trova a fare i conti con l’impossibilità di sfuggire al tempo, alla finitezza, alla morte. Un saggio ben strutturato, complice l’ottima dialettica dell’autore, non di facile lettura per chi non ha già dimestichezza con la materia e soprattutto con i testi di Heidegger, utile come sintesi critica grazie ai molti spunti di riflessione offerti, in parte sviscerati, in parte suggeriti, sulle tracce dell’essere.

Ferraris, M., Essere giusti con Heidegger. Cronistoria di una svolta, Mimesis, Milano, 2025, pp. 168, euro 14,00

( 15 dicembre 2025 )

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