Lunedì 17 novembre 2025, ore 21:51

Legge di bilancio 

Manovra, spunta la tassa sull’oro per recuperare 2 miliardi 

È caccia alle coperture per dilatare i margini di modifica della manovra. E oltre al dazio sui piccoli pacchi extra Ue - sul quale, incassato il via libera dell'Ecofin, si lavora per l'anticipo già al 2026 -, assume contorni più definiti l'ipotesi di una tassa sull'oro. L'idea è introdurre un'aliquota agevolata temporanea al 12,5% per la rivalutazione di monete, lingotti e placchette: un'adesione minima del 10% - è la simulazione al vaglio dei tecnici - garantirebbe un gettito fino a oltre due miliardi. Per fare il punto, alla luce delle modifiche che verranno presentate, la maggioranza si riunirà nuovamente la prossima settimana, probabilmente giovedì.

A delineare la possibile nuova copertura è una proposta parlamentare della maggioranza che è sul tavolo insieme ad altre ipotesi. Si tratta di una 'procedura di rivalutazione fiscale dell'oro da investimento', si legge nel documento, già strutturato per essere trasformato in emendamento, con tanto di relazione di accompagnamento. I contribuenti che al primo gennaio 2026 possiedono oro da investimento potranno, "in mancanza di documentazione attestante il relativo costo o il valore di acquisto", chiederne la rivalutazione fiscale entro il 30 giugno 2026. E per facilitare l'emersione e garantire "un significativo incremento del gettito", si propone l'applicazione di un'aliquota agevolata del 12,5%, anziché il 26%. La proposta, ipotizzando che solo il 10% delle quantità di oro da investimento (le stime citate indicano un ammontare di 1.200-1.500 tonnellate ai privati) calcola un gettito compreso tra 1,67 e 2,08 miliardi. Accanto al lavoro sulle risorse procede la messa a punto delle possibili modifiche, che entra nel vivo con l'arrivo in commissione Bilancio al Senato degli emendamenti dei partiti.

Ne sono attesi migliaia, ma i gruppi si stanno già concentrando sulle priorità: per martedì infatti vanno infatti presentati i segnalati, 414 in tutto, di cui 238 della maggioranza. Anche i ministeri sono impegnati a limare le proprie proposte. La raccomandazione arrivata dal ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani è a limitare le richieste ad una per ministero, anche se alcuni dicasteri, secondo quanto viene riferito, tra cui anche il Mit, avrebbero inizialmente fatto qualche resistenza. Il ministro, secondo quanto viene riferito, nei giorni scorsi sarebbe anche intervenuto sollecitando alcuni ministri sulla presenza del governo nelle commissioni, dopo alcuni episodi di ritardo nei pareri. La partita delle modifiche si gioca intanto sui grandi temi che hanno già incassato l'apertura del Mef. Sulla tassa sugli affitti brevi il nodo è politico: FI e Lega insistono per eliminare l'aumento al 26%, mentre fonti di FdI considerano il tema "importante ma non prioritario".

Sui dividendi le ipotesi sarebbero la riduzione della partecipazione dal 10% al 5% o l'introduzione di una soglia qualificata a 1,2 milioni. Per l'aumento dell'Irap si valuta di escludere le holding finanziarie. Si interverrà anche sulle forze dell'ordine e sulla compensazione dei crediti. Mentre per la nuova Transizione 5.0 su punta a fare più dei 4 miliardi stanziati, rendendo l'incentivo triennale fino al 2028. Quasi certo anche il rifinanziamento per 49 milioni (oltre ai 25 residui) della legge 'Cisl' sulla partecipazione.

La Lega, che prepara qualcosa anche sulle pensioni, insiste per allargare la rottamazione, ma le modifiche possibili, secondo i tecnici, sarebbero "marginali". Forza Italia, che ha fatto il punto con il leader Tajani, promette un'azione "responsabile" sulle sue tre priorità (casa, sicurezza e riduzione della tassazione sulle imprese) in "pieno spirito di collaborazione" con il Mef e gli alleati. Al lavoro sugli emendamenti anche le opposizioni, che restano critiche sulla manovra. Il focus del Pd è il lavoro: "La nostra ambizione - dice Elly Schlein - è costruire un'agenda che rappresenti chi lavora". E sul fronte dell'iperammortamento il leader di Confindustria Emanuele Orsini chiede una misura strutturale. La manovra innesca intanto l'ennesimo sciopero: il 5 dicembre incroceranno le braccia anche i lavoratori della giustizia, precari e di ruolo, con manifestazione a Roma. Per il Pnrr arriva invece da Bruxelles l'ok all'ultima revisione chiesta dall'Italia.

Rodolfo Ricci

( 14 novembre 2025 )

Lutto nello spettacolo

Morte insieme le gemelle Kesler

In quell’eco di “Da-da-um-pa” persiste un’intera epoca di ricostruzione non solo dell’industria ma anche dei sogni

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Nella prospettiva di Chomsky la politica non è certo secondaria o subalterna alla scienza del linguaggio

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Picasso e Raetz, la poesia dell’incisione

Due mostre al Museo d’Arte di Mendrisio per celebrare due grandi protagonisti della grafica del Novecento

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it