Domenica 11 maggio 2025, ore 14:47

Tecnologia

Semiconduttori, l’Europa si gioca la sovranità tecnologica sull'industria di chip e microchip

Sono materiali di natura cristallina che “hanno la caratteristica di condurre elettricità a livelli intermedi rispetto a un materiale conduttore o a un materiale isolante”. I più noti sono il silicio e il germanio e vanno a ruba perché sono “l'anima” dei semiconduttori per costruire chip e microchip. Grazie alla loro resistività i semiconduttori servono in ogni apparato elettronico: nell'elettronica delle auto, nei dispositivi di telecomunicazione, ma anche negli apparecchi per la diffusione del suono. Insomma in tutto ciò che è tecnologicamente avanzato. Materiali così strategici che l'Europa è preoccupata di rimanerne senza tanto da emettere l'European Chips Act ovvero una legge europea sui chip che “rafforzerà l'ecosistema dei semiconduttori nell'Ue, garantirà la resilienza delle catene di approvvigionamento e ridurrà le dipendenze esterne”. In altre parole, cercherà di contenere lo strapotere asiatico e statunitense e di proteggere la cosiddetta sovranità tecnologica. L'European Chips Act poggia su tre pilastri fondamentali, ciascuno strategicamente progettato per rafforzare la leadership tecnologica dell'Europa e la sicurezza dell'approvvigionamento. L'obiettivo è raddoppiare la quota di mercato globale dell'UE nel settore dei semiconduttori entro il 2030, dal 10 ad almeno il 20%. Secondo gli esperti Martino Basilico e Pietro Missanelli su agendadigitale.eu, “con la nascita del Chips Act, l’Europa risponde alla crescente domanda globale di semiconduttori e sottolinea l’importanza di questi componenti per l’industria tecnologica e l’Italia, dal canto suo, grazie alle misure adottate a livello nazionale e al ruolo attivo dei principali attori nel settore, si prospetta come un protagonista chiave”. Insomma tutto è in movimento e nulla sembra sia dato per scontato (anche se in realtà sarà difficile scalfire il monopolio cimese e statunitense). L'Italia intanto si prepara a giocare un ruolo e punta con forza sui semiconduttori, un settore cruciale che vede oggi la produzione mondiale concentrata quasi all'80% in Corea del Sud e a Taiwan. Lo fa cercando anche di formare i nuovi talenti, gli ingegneri del comparto, per i quali è nata ufficialmente a Pavia via la Fondazione Chips.IT, il centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttori. Aveva cominciato a pensarci il governo Draghi, soprattutto il ministro Giorgetti, allora allo Sviluppo economico, ed è lo stesso Giorgetti nelle vesti di responsabile all'Economia che ha inaugurato giorni fa il nuovo centro di ricerca. La Fondazione, che si basa su una stretta sinergia pubblico-privato, vuole rafforzare e il comparto del design di microchip, oltre a svolgere il ruolo di ”competence centre” aiutando a formare nuove generazioni di talenti. Le aziende che hanno già comunicato il loro interesse a partecipare alle attività della fondazione includono Analog Devices, Infineon, Intel, Inventvm, Nxp, Psmc, Sony e Stmicroelectronics. 
An. Ben. 

( 6 dicembre 2023 )

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