Già la prossima settimana i sindacati e le associazioni datoriali potrebbero essere convocati per un secondo appuntamento, che coinvolgerà anche il ministero delle Infrastrutture, con un focus sul tema degli appalti e dei subappalti: il nodo da sciogliere è trovare un bilanciamento tra la direttiva europea che prevede il subappalto come forma di tutela delle piccole imprese e la necessità di avere un livello di sicurezza standard. Tra le ipotesi sul tavolo, si ventilerebbe un intervento per mettere un tetto massimo ai subappalti da definire attraverso protocolli d'intesa collettivi con i grandi committenti.
Altro punto all'ordine del giorno sarà il ”dossier caldo”. Via Flavia starebbe ragionando su un emendamento da proporre, intanto, al decreto sul sostegno ai comparti produttivi - approvato giovedì dal Cdm - che andrebbe sostanzialmente a ricalcare gli interventi dello scorso anno, come ad esempio la sterilizzazione delle ore non lavorate, che permette ai lavoratori del comparto agricolo di fermarsi nelle fasce orarie più calde senza che questo influisca sul conteggio delle ore lavorate.
La Cisl accoglie con favore l'avvio del confronto. Ora, secondo il sindacato di Via Po, bisogna arrivare a scelte strutturali e condivise. Osserva il segretario confederale Pirulli: ”Sono emersi temi importanti posti da tempo come Cisl. Ci riserviamo naturalmente di fare una verifica approfondita sui testi, ma valutiamo con interesse la volontà di intervenire con disposizioni aggiuntive e specifiche entro luglio”. Particolare attenzione viene posta dalla Cisl ”sulla stabilizzazione della tutela assicurativa Inail per studenti e personale scolastico. Una misura di civiltà, che va resa strutturale per garantire la massima protezione in tutte le attività di insegnamento e apprendimento, dentro e fuori dalle aule”. La Cisl rilancia anche sulla necessità di affrontare l'impatto dei cambiamenti climatici. Sottolinea Pirulli: ”Serve un'intesa sull'emergenza caldo che deve essere allargata però al tema più ampio dei cambiamenti climatici che incidono sul lavoro, specie in outdoor, ormai sempre più frequenti. Non si tratta più di gestire eccezioni, ma di costruire una nuova cultura della prevenzione e della protezione, che metta al centro la salute delle lavoratrici e dei lavoratori”. Positivo il fatto che il confronto parta dai temi degli appalti e dei subappalti, in cui la frequenza degli infortuni è più elevata. Fondamentale inoltre valorizzare pienamente le risorse dell'avanzo Inail, per potenziare le misure a favore dei lavoratori e intervenire sul grave problema del ridotto e complicato riconoscimento delle domande di infortunio. Conclude Pirulli: ”La Cisl conferma la propria disponibilità a un confronto costruttivo su misure premiali per le imprese che investono in salute e sicurezza, sul rafforzamento della formazione e sul ruolo della rappresentanza e pariteticità, strumenti fondamentali per radicare la cultura della prevenzione sul lavoro. Serve una strategia nazionale condivisa, partecipata e strutturale, facendo scelte organiche e corali”.
Giampiero Guadagni