Luce verde per il contratto del comparto Sanità 2022-2024. La firma definitiva è stata appena raggiunta nell'incontro all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran): lo hanno sottoscritto i sindacati di categoria, mentre non hanno firmato Cgil e Uil, come già avvenuto per la preintesa firmata a giugno. La platea interessata è composta da 581mila professionisti, tra infermieri, ostetriche e amministrativi. Nel piatto sono previsti aumenti medi tra i 150 e i 172 euro mensili. "È una firma importante, che restituisce finalmente certezze e tutele economiche e normative ai circa 600 mila lavoratrici, lavoratori e professionisti del nostro Servizio sanitario nazionale”. Lo dichiara Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp. "Questo contratto - prosegue - contiene risultati importanti: aumenti in busta paga di 172euro medi, arretrati, nuove indennità, tutele professionali e valorizzazione concreta del lavoro nei servizi sanitari di frontiera. È il frutto di mesi di trattativa, di un’azione sindacale responsabile e determinata, condotta anche nei momenti più difficili, quando il tavolo era bloccato da scelte che non condividevamo. Si conclude così una fase lunga e complessa che ci consente di guardare avanti con fiducia e determinazione. "Da oggi - aggiunge - si apre una nuova stagione: quella della contrattazione integrativa nelle aziende sanitarie, dove dovranno essere convocate le sigle sindacali firmatarie del contratto per dare concreta attuazione a tutte le novità previste, dalle indennità agli incarichi, dalla maggiore tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari all’esonero dai turni notturni per gli over 60, fino ai nuovi strumenti per la formazione. Vogliamo che i benefici previsti dal contratto arrivino il prima possibile a chi lavora, senza ritardi né ostacoli". "Ma ora - conclude Chierchia - è anche il momento di avviare con urgenza la trattativa per il rinnovo 2025-2027. Chiediamo al Comitato di settore delle Regioni di approvare subito l’Atto di Indirizzo necessario per aprire il nuovo tavolo di contrattazione, che dovrà concludersi in pochi mesi per garantire continuità alla stagione negoziale. Vogliamo contratti rinnovati in vigenza, come prima misura anti-inflattiva per lavoratrici e lavoratori, per evitare nuovi vuoti contrattuali e restituire stabilità agli operatori del sistema sanitario. Come Cisl Fp, insieme alla nostra Confederazione, siamo già al lavoro per ottenere maggiori risorse nella Legge di Bilancio e introdurre misure strutturali che valorizzino il lavoro pubblico: la detassazione degli aumenti contrattuali e dei premi di risultato, il riconoscimento delle specificità delle professioni sanitarie e sociosanitarie, e una tutela previdenziale più adeguata per i profili professionali maggiormente esposti. La nostra è un’azione a tutto campo, propria di un sindacato che non rinuncia a partecipare ai cambiamenti dei servizi pubblici, valorizzando tutte le competenze e rendendo il lavoro pubblico più attrattivo, con l’obiettivo di recuperare il divario salariale che ancora ci separa dalle principali economie europee".
Cecilia Augella

