E' arrivata nella notte la firma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle Telecomunicazioni tra Asstel e i sindacati. L'incremento economico riconosciuto ai 200mila addetti interessati è di 288 euro al quinto livello, corrispondente al Livello C1 nel nuovo sistema di classificazione che sarà erogato con una prima tranche di 100 euro del 1 gennaio 2026, una seconda di 50 euro dal 1 dicembre 2026, una terza di 50 euro dal 1 luglio 2027 e una quarta di 98 dal 1 dicembre 2028. Il contratto è stato siglato unitariamente da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom. Le parti hanno concordato inoltre l'incremento della contribuzione aziendale al fondo di previdenza Telemaco all'1,6% dal 1 gennaio 2026 e della contribuzione al fondo bilaterale di solidarietà di settore, rispettivamente allo 0,20% a carico azienda e allo 0,10% a carico dei lavoratori. E' stata istituita, per contrastare i fenomeni di dumping contrattuale, un'area speciale all'interno del ccnl dedicata alle attività di Crm/Bpo, con maggiore flessibilità sugli orari e sulla gestione delle prestazioni lavorative. “Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle Telecomunicazioni, siglato dalla Fistel Cisl e da altre sigle di categoria - commenta la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola - rappresenta un segnale importante in un momento cruciale per il futuro del settore e per la transizione digitale del nostro Paese. Si tratta di un’intesa che rafforza la tutela e la valorizzazione del lavoro in un comparto strategico per lo sviluppo tecnologico e infrastrutturale dell’Italia. Il dialogo responsabile tra le parti sociali conferma ancora una volta che la contrattazione collettiva è lo strumento più efficace per governare i cambiamenti, salvaguardare il valore reale dei salari, sostenere l’occupazione e garantire una crescita sostenibile". Il rinnovo del contratto delle Tlc è "una buona notizia" per i lavoratori che "avranno strumenti per difendere i loro interessi e diritti durante una profonda fase di ristrutturazione del settore". Lo dice il segretario generale della Slc-Cgil, Riccardo Saccone. "Buona notizia per la difesa del reddito - prosegue - il contratto prova ad adeguare la retribuzione salariale al costo della vita. Ed è un'ottima notizia per i lavoratori dei call center in outsourcing. Con il rinnovo del contratto si pone un argine chiaro ai contratti pirata. Adesso sta alle aziende del settore - conclude - imboccare definitivamente la strada dello sviluppo e dell'innovazione e al Governo mettere in campo vere politiche industriali e regolatorie per un settore cruciale per lo sviluppo del Paese".

