La Commissione Ue ha erogato all'Italia gli undici miliardi di euro della quinta tranche del Pnrr. Lo rende noto l'esecutivo europeo. La quinta richiesta di pagamento riguarda 54 tappe e obiettivi. Queste includono tappe fondamentali per l'attuazione di 14 riforme e 22 investimenti, in settori quali il diritto della concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e dell'acqua, la giustizia, il quadro di revisione della spesa e l'istruzione. L'erogazione fa seguito al via libera alla richiesta della quinta tranche arrivato dalla Commissione il 2 luglio scorso.
Meloni: "L'Italia è al primo posto in Uea per numero di obiettivi raggiunti e importo complessivo ricevuto. Siamo stati i primi a richiedere il pagamento della V rata e siamo i primi ad aver richiesto il pagamento della VI rata del Piano. I recenti dati Istat sul PIL, che stimano una crescita acquisita nel primo semestre 2024 pari allo 0,7% e gli ultimi dati del rapporto Svimez, che nel 2023 evidenziano la decisa accelerazione del PIL nel Sud, con un incremento di nuova occupazione pari al 2,6%, sono la riprova dell'efficace lavoro portato avanti da governo e amministrazioni titolari per il conseguimento degli obiettivi programmati e per l'attuazione di misure virtuose per la crescita economica strutturale dell'Italia".
Il Ministro per gli Affari europe, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, dopo l'erogazione della V rata del Pnrr ha detto: "Nei prossimi mesi, insieme all'attività di assessment propedeutica al pagamento della VI rata, il governo intensificherà il monitoraggio sull'attuazione del Piano, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea e con tutte le Amministrazioni titolari, finalizzato al conseguimento degli obiettivi della VII rata, riservando particolare attenzione alle misure inserite nelle ultime tre rate, all'allineamento della piattaforma ReGiS, all'incremento della spesa e all'avanzamento procedurale e finanziario del Piano.
Dall'opposizione invece Allesandro Alfieri, responsabile Pnrr e riforme nella segreteria nazionale del Pd, ribatte: "È arrivato il pagamento della quinta rata del Pnrr pari a 11 miliardi di euro e la premier Meloni si è affrettata a commentare che l'Italia è prima in Ue per obiettivi e importi. Peccato che sia stato speso solo il 50% di quanto ricevuto e che quindi, come ben sa anche la premier Meloni, il problema vero è ora la messa a terra dei progetti del Pnrr. Tradotto significa spendere presto e spendere bene, attuando i progetti. Il resto è propaganda, retorica purtroppo vuota, per due motivi fondamentali. Il primo è che lo sviluppo del nostro Paese dipende dall'attuazione concreta del Pnrr. Il secondo è che se non riusciremo a rendicontare l'attuazione dei diversi interventi in cantiere, dovremo restituire i soldi". E continua: "Abbiamo chiesto più volte al ministro Fitto di chiarire in Aula, specie dopo che di recente ha ammesso che per il Sud è necessaria una revisione degli obiettivi. Chiarisca una volta per tutte in Aula qual è la situazione reale del Pnrr e quali provvedimenti il governo intende prendere per accelerare con la sua attuazione. Il resto è propaganda"