Giovedì 18 settembre 2025, ore 2:55

Global

Francia, governo di “stabilità” per tirare a campare altri 18 mesi

Negoziatore cercasi. Caduto Bayrou, vuole cadere anche Macron. In piedi, naturalmente. E sarebbe un trionfo. Meglio tirare a campare che tornare al voto. E qui si tratta di tirare a campare fino alle presidenziali del 2027, non fosse altro per scongiurare il pericolo che RN (estrema destra) e NFP (estrema sinistra) aumentino i seggi in Parlamento. Le modalità della navigazione a vista, suggerite dall’Eliseo, prevedono una coalizione con socialisti, macronisti e gollisti (Les Republicains), quest’ultimi arrivati divisi alla voto di lunedì sera (13 hanno votato contro la fiducia, 9 si sono astenuti), più MoDem e indipendenti vari, per una maggioranza di 299-300 seggi, sui 289 necessari. Qualcuno propone la formula della “non sfiducia” o un governo “di scopo” che si occupi degli affari “correnti”. O dell’affare corrente: una legge di bilancio 2026 che eviti il più possibile i malumori di UE, BCE e FMI. Il macronista Gabriel Attal invoca la costruzione di un “accordo di interesse generale” per “scegliere la stabilità” e il “coraggio del compromesso”. L’ex primo ministro ritiene che “non spetti al popolo francese risolvere i problemi del Parlamento, ma al Parlamento risolvere i suoi problemi e quelli del popolo francese”. Ma per l’accordo, serve un “negoziatore incaricato di riunire le forze politiche”. E che sia anche premier. Alle urne non si torna, dunque, poiché la vera dissolution (scioglimento dell’Assemblée) sarebbe quella dell’Esagono. L’unica scadenza che conta è il 31 dicembre, dice Attal, cioè l’ultimo giorno per votare la manovra. Per i prossimi 18 mesi, rileva, serve una maggioranza “attorno a una tabella di marcia precisa che ciascuna delle forze repubblicane possa sostenere”. I socialisti giocano la loro partita. E sperano in una sponda decisiva dei macronisti. Il presidente può fidarsi di noi, dicono. E lo dicono anche a favore di telecamera. Se il PS entra nel governo “non ci sarà nessun aumento delle tasse per le imprese”, assicura il deputato Philippe Brun, parlando a BFM Business. "Abbiamo un programma piuttosto pro business - ha aggiunto - visto che proponiamo persino una riduzione dell'imposta sulle società per le Pmi”. Se non è un corteggiamento questo, poco ci manca. Il garofano si riposiziona, per tranquillizzare i mercati e convincere il presidente. Il PS ha già proposto nei giorni scorsi una contro manovra da 21,7 miliardi per il 2026 (era da 44 miliardi il budget presentato Bayrou) con l'obiettivo di riportare il deficit al di sotto del 3 per cento entro il 2032, e non entro il 2029 come stabilito dal governo che è caduto lunedì sera. Il progetto socialista mira a ottenere 27 miliardi di euro di entrate fiscali aggiuntive, puntando alle grandi fortune. In questo senso, il PS propone l'introduzione della tassa Zucman (una tassa minima del 2 per cento sui patrimoni superiori a 1 miliardo di dollari o a 100 milioni di euro) per finanziare servizi pubblici e rafforzare la giustizia fiscale, la revisione della tassazione dei dividendi e delle plusvalenze (3,8 miliardi di euro), una riconfigurazione delle esenzioni dai contributi previdenziali per le società (2,9 miliardi di euro) e un prelievo previdenziale dell’1 per cento sulle grandi successioni (1 miliardo).
Pierpaolo Arzilla
 

( 9 settembre 2025 )

Libri

Senza via di scampo

L'hard boiled torna oggi nella nuova collana Mondadori da libreria “Segretissimo Action”

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Lutto nel cinema

Addio all'uomo che sussurrava ai cavalli

Robert Redford porta via con sé nell’eterno oblio personaggi indimenticabili

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Libri

Il sentire originario di María Zambrano

Il chiarore non è l’essere ma la condizione della sua manifestazione

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it